L'eolico galleggia sul magnete

L'eolico galleggia sul magnete

È tutta una questione di neodimio. Con una sola installazione si potranno illuminare migliaia di case. A costi molto ridotti
È tutta una questione di neodimio. Con una sola installazione si potranno illuminare migliaia di case. A costi molto ridotti

Si chiama MagLev Wind Turbine , e promette di rivoluzionare il settore dell’ energia eolica . Una megaturbina che per funzionare sfrutta la levitazione magnetica, proprio come i treni superveloci giapponesi, ed è in grado di produrre fino ad 1 gigawatt di potenza : per fare lo stesso con i dispositivi tradizionali ci vorrebbero oltre 60 eliche. Una rivoluzione.

Uno schizzo del possibile aspetto della rivoluzionaria turbina eolica magnetica

Ma i vantaggi dell’eolico magnetico non si esauriscono qui: la turbina è in grado di funzionare già con brezze leggere di soli 1,5 metri al secondo, ed è in grado di resistere anche a regimi più sostenuti da 40 metri al secondo (oltre 140 chilometri all’ora). Inoltre, l’assenza di parti meccaniche in movimento elimina l’attrito: solo l’1 per cento della forza del vento viene dispersa per muovere le pale, mentre il restante 99 per cento può essere convertito in energia pulita .

Le pale magnetiche sono anche economiche: costruirne una può costare fino al 75% in meno rispetto all’equivalente tradizionale, senza contare che mancando i complessi meccanismi che consentono al rotore di allinearsi con la direzione del vento viene anche considerevolmente ridotta la difficoltà di progettarle e realizzarle. E la manutenzione , che ha un costo, è di gran lunga inferiore: un apparato eolico-magnetico secondo i suoi progettisti potrebbe funzionare per 500 anni con un minimo di controlli periodici.

La nuova turbina è ancora un concept , è stata presentata all’inizio dell’estate in Cina al Wind Power Asia 2007 , ma è destinata a diventare presto realtà: costruttori cinesi e statunitensi sono al lavoro per realizzare quanto prima esemplari funzionanti, con potenze comprese tra 400 e 5.000 watt cadauna, tanto per cominciare. A regime, produrre un kilowatt di elettricità potrebbe costare appena 0,7 centesimi di euro .

Luca Annunziata

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Pubblicato il
28 nov 2007
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