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EFF mette in guardia da Google Book Search. E invita i lettori a ribellarsi: scrivendo a Eric Schmidt
EFF mette in guardia da Google Book Search. E invita i lettori a ribellarsi: scrivendo a Eric Schmidt

Temendo la realizzazione di quanto esorcizzato da libri come 1984 o Fahrenheit 451 , Electronic Frontier Foundation (EFF) ha appena fatto appello alla volontà di privacy dei lettori.

Secondo l’associazione non profit statunitense, Google Books rischia di non rispettare i diritti dei lettori digitali. BigG potrebbe infatti creare una lista di tutti i testi consultati online e le informazioni da essa ricavabili potrebbero essere addirittura legate alle altre fornite dai lettori tramite i vari strumenti di Google. Non è ben chiaro quali rischi correrebbe un appassionato di manuali su come costruire bombe molotov ma, in ogni caso, è facile che nasca la paura che i dati sensibili, una volta inseriti in Rete possano essere visualizzati e utilizzati da altri.

Partendo da tali considerazioni e con lo scopo di consentire una maggiore tutela dei lettori online , EFF ha invitato i lettori a inviare una email, attraverso un modulo compilabile sul proprio sito, al CEO di Google Eric Schmidt, pretendendo maggiore privacy.

Con l’idea di creare un virtuale gruppo di pressione, infatti, EFF punta alla realizzazione di alcuni obiettivi precisi, su cui si aspetta convergano gli interessi dei lettori. Una prima garanzia potrebbe derivare dalla possibilità, ancora non contemplata, di sfogliare i cataloghi Book Search senza obbligatoriamente essere registrati al sito. E chi, invece, ha una passione per i romanzi che raccontano come organizzare un golpe, potrebbe sentirsi più tranquillo se Google promettesse di non cedere i suoi dati ad agenzie governative. Un semplice strumento, proposto da EFF potrebbe essere, dunque, la possibilità per i lettori di nascondere la libreria personale e la lista di libri già consultati.

Ma la vera protezione dei dati sarebbe possibile se, e solo se, Google assumesse l’impegno di mantenere separati i dati di Book Search da quelli degli altri servizi, così da evitare la temuta creazione di un dossier individuale. Come ricordato da EFF, in un mondo completamente digitale ogni clic lascia un segno e informazioni normalmente private rischiano di essere diffuse senza protezione alcuna.

Google, dal canto suo, ha già cercato di rassicurare gli utenti. Come si legge sul blog italiano di Google , Mountain View si impegnerà a tutelare la privacy degli utenti, sebbene non sia stato ancora definito con quali modalità.

Sembra proprio che gli amanti della lettura stiano vivendo un brutto periodo. Basti ricordare come Amazon abbia da poco rimosso le copie del libro 1984 di George Orwell, già acquistate dagli utenti, da milioni di lettori Kindle.

Federica Ricca

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Pubblicato il
27 lug 2009
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