LibreOffice, avanti da soli e con orgoglio

LibreOffice, avanti da soli e con orgoglio

La foundation del progetto open source nato da una costola di OpenOffice va avanti e non si cura degli sforzi di riappacificazione di Oracle. LibreOffice è il futuro
La foundation del progetto open source nato da una costola di OpenOffice va avanti e non si cura degli sforzi di riappacificazione di Oracle. LibreOffice è il futuro

The Document Foundation (TDF) ha rilasciato la prima beta della seconda versione ufficiale di LibreOffice , la suite FOSS per produttività personale e professionale nata dal fork del codice sorgente di OpenOffice.org. LibreOffice 3.4 porterà in dote vari miglioramenti e novità rispetto alla precedente release 3.3, e per quanto riguarda il futuro di OOo TDF chiude definitivamente la porta a eventuali ripensamenti e “riappacificazioni” tra i due progetti .

LibreOffice 3.4 è atteso per il prossimo 2 maggio 2011, e la prima beta appena pubblicata serve principalmente a risolvere una serie di problemi sperimentati con la precedente main release: il team di sviluppo ha aggiornato l’editor di testo Writer, il foglio di calcolo Calc, DataPilot, Impress, Draw. Migliorate inoltre le performance di avvio su sistemi Linux e apportate alcune modifiche minori all’interfaccia grafica della suite.

Trattandosi di una versione beta, la nuova release di LibreOffice non è consigliata per l’utilizzo in ambienti “operativi” o mission critical , mentre gli utenti sono incoraggiati a fornire feedback su bachi e malfunzionamenti direttamente al team di sviluppo.

Forti della nuova direzione intrapresa con LibreOffice, TDF e i tanti programmatori che hanno deciso di dedicarsi al progetto abbandonando OpenOffice.org dicono infine di non avere alcuna intenzione di “tornare a casa” dopo la capitolazione di Oracle e la restituzione di OOo alla community .

La fondazione dice di voler continuare come ha già pianificato sin dal settembre 2010, “facendo ogni sforzo possibile per offrire una transizione agevole” verso il progetto LibreOffice. Casomai, la porta è sempre aperta per chi vorrà aggiungersi al tavolo.

Alfonso Maruccia 3077327,3136984

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Pubblicato il 21 apr 2011
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