LiMux, Monaco smentisce Microsoft

LiMux, Monaco smentisce Microsoft

La migrazione di 13mila computer dal software Windows alla distro Linux sarebbe costata solo 23 milioni di euro, una cifra molto lontana da quella stimata da BigM insieme a HP
La migrazione di 13mila computer dal software Windows alla distro Linux sarebbe costata solo 23 milioni di euro, una cifra molto lontana da quella stimata da BigM insieme a HP

A capo dell’ufficio stampa al Comune di Monaco, Stefan Hauf ha contestato le stime offerte da Microsoft e HP sulla migrazione dei sistemi informatici della città tedesca dal sistema operativo Windows alla distro LiMux. Per il passaggio di 13mila computer da Windows NT 4 e Office 97 a Ubuntu e OpenOffice – iniziato nel 2004 e in via di completamento entro il prossimo autunno – le autorità bavaresi avrebbero pianificato una spesa complessiva di 23 milioni di euro .

Un budget decisamente più basso di quello stimato nello studio condotto da HP, dove i costi di migrazione nel progetto LiMux erano stati quantificati in oltre 60 milioni di euro .

Nei dati forniti dalle istituzioni di Monaco, il passaggio dal software Microsoft alla distro LiMux avrebbe permesso un risparmio di oltre 10 milioni di euro. Come sostenuto da Stefan Hauf, lo studio commissionato da BigM sarebbe basato su diversi assunti fallaci.

In primis , i calcoli effettuati nello studio HP-Microsoft avrebbero sovrastimato il totale dei client passati a LiMux OS, che solo quest’anno ha coinvolto 13mila postazioni contro le 12mila individuate da BigM nei primi anni del progetto . Il numero complessivo di tecnici informatici coinvolti nella migrazione sarebbe allo stesso modo eccessivo, lontano dai mille dipendenti calcolati nello studio.

Infine, l’azienda di Redmond avrebbe trascurato i costi legati alle apparecchiature hardware, decisamente più elevati per i prodotti Windows.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il 8 feb 2013
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