L'ipertesto non è fuorilegge

L'ipertesto non è fuorilegge

La sentenza americana per una volta va nella direzione della difesa delle prerogative della rete: i siti rivali possono linkarsi a vicenda, anche se si tratta di deep linking
La sentenza americana per una volta va nella direzione della difesa delle prerogative della rete: i siti rivali possono linkarsi a vicenda, anche se si tratta di deep linking


Web – Il “deep linking” è un incubo per molte aziende che hanno sviluppato business online. E questo perché si tratta di link da altri siti, magari rivali, che non vanno alla home page, dove è concentrata la massima parte degli sponsor e delle pubblicità, ma puntano dritti al cuore del sito. In questo modo nuovi utenti arrivano, con un solo clic, su pagine normalmente raggiunte con diversi clic, e banner, dalla home page.

Contrariata da questa situazione, il colosso dei biglietti in rete, Ticketmaster Online , ha deciso di trascinare in tribunale una start up, Tickets.com , per i link che questa poneva sul proprio sito. Ma gli è andata male, perché il giudice federale di Los Angeles ha deciso che offrire sul proprio sito link ad altre pagine web, dentro o fuori da un sito rivale, si può fare legalmente.

Si tratta di una decisione importante, perché crea un precedente essenziale per la tutela della rete e della sua “essenza”, l’ipertesto e i link incrociati. Da segnalare la dichiarazione del boss della vittoriosa Tickets.com: “Ticketmaster è un sito aperto e un membro della comunità internet. Deve rispettare le regole della comunità, che ora è cresciuta”.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il 31 mar 2000
Link copiato negli appunti