Ma quale 3G, i cellulari saranno 3D

Ma quale 3G, i cellulari saranno 3D

Infosys, tra i leader indiani dell'IT, brevetta un altro sistema di ripresa e proiezione di immagini 3D per apparati portatili. Il futuro dei dispositivi mobili?
Infosys, tra i leader indiani dell'IT, brevetta un altro sistema di ripresa e proiezione di immagini 3D per apparati portatili. Il futuro dei dispositivi mobili?

Entro il 2010 cellulari, laptop, PDA e altri apparecchi portatili potranno immagazzinare nelle loro memorie e riprodurre registrazioni in pieno standard olografico , giochi 3D ad alta risoluzione ed altri contenuti tridimensionali. Non sarà un fatto eccezionale, sarà ciò che proporrà il mercato.

Lo sostiene Infosys , una delle principali industrie indiane operanti nel campo delle tecnologie avanzate. Con un suo nuovo brevetto ritiene che si prospettino fiammanti potenzialità. Sarà possibile, spiegano dall’azienda con un esempio, catturare e riprodurre immagini 3D ovunque: ne trarrà beneficio non solo l’occhio dell’utenza ma ad esempio anche i periti delle assicurazioni, gli insegnanti, i medici, che a distanza potranno ottenere immagini estremamente realistiche di danni agli autoveicoli e di incidenti, oppure immagini diagnostiche. Ma potrà risultare utile anche in molte, molte altre circostanze: solo la fantasia può limitare questa tecnica di ripresa.

Uno degli ostacoli individuati dal team di sviluppo è quello di inviare sulle attuali reti di telecomunicazioni la grande quantità di dati di cui simili riprese sono composte. Ed anche in questo consiste l’idea del produttore: il suo sistema effettua le riprese memorizzando una serie di normali immagini 2D da angolazioni diverse.

Utilizzando una tecnica che va sotto il nome di trasformata di Fourier – tra i più importanti concetti delle Scienze Matematiche – si risale alla terza dimensione attraverso calcoli basati proprio su di essa. Ma questa operazione, secondo il progetto di Infosys, può essere opzionalmente eseguita alla ricezione del contenuto e non necessariamente nell’apparecchio di ripresa, tranne quando gli sia richiesta una visualizzazione delle riprese.

Grazie a questo stratagemma, la quantità di dati da trasmettere non lievita eccessivamente e, secondo l’azienda, sarà possibile tanto inviarli che eseguire la proiezione dagli stessi apparecchi portatili, grazie ad una sorgente di luce laser e all’ausilio di elementi ottici appositamente concepiti per l’ olografia .

L’azienda si dice convinta che “i portatili olografici avranno la capacità di arricchire l’attuale user experience e di offrire immagini di qualità superiore, con particolare riguardo al gaming , alla medicina, ai filmati e molte altre rappresentazioni grafiche”.

Gli appassionati dell’ultimo grido, dunque, si preparino a cambiare ancora una volta cellulari e PDA: non è il primo utilizzo “non convenzionale” dei cellulari di cui si parla e il 2010 non è poi così lontano.

Marco Valerio Principato

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Pubblicato il 23 giu 2008
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