Microsoft serve .NET ai fan di Java

Microsoft serve .NET ai fan di Java

Il big di Redmond ha rilasciato la versione finale di Visual J#.NET, uno strumento con cui spera di attrarre verso la propria piattaforma di Web service parte della comunità di sviluppatori Java. I dettagli
Il big di Redmond ha rilasciato la versione finale di Visual J#.NET, uno strumento con cui spera di attrarre verso la propria piattaforma di Web service parte della comunità di sviluppatori Java. I dettagli


Barcellona – Microsoft ha approfittato della ribalta internazionale del “suo” evento TechEd 2002 Europe per rilasciare in pompa magna la versione definitiva di Visual J#.NET, uno strumento con cui il big di Redmond intende corteggiare gli sviluppatori Java e spingerli alla transizione verso la piattaforma.NET.

Microsoft ha spiegato che attraverso Visual J#.NET gli sviluppatori Java saranno in grado di scrivere agevolmente applicazioni per la piattaforma MS.NET utilizzando una sintassi di programmazione a loro già familiare. Il software scritto attraverso questo ambiente di programmazione potrà girare esclusivamente sotto MS.NET e non potrà essere utilizzato per scrivere applicazioni Java autonome.

Visual J#.NET fa parte di JUMP (Java User Migration Path to Microsoft), un progetto con cui Microsoft intende facilitare la migrazione degli sviluppatori Java verso l’infrastruttura MS.NET attraverso l’ambiente di sviluppo Visual Studio.NET.

Visual J#.NET integra la sintassi di Java nell’IDE di Visual Studio.NET, e supporta le funzionalità che si trovano in Visual J++ 6.0, incluse le estensioni Microsoft (come JavaCOM e JDirect).

In un certo senso Visual J#.NET si può dunque considerare il successore di Visual J++. La grande differenza rispetto a quest’ultimo – il cui sviluppo è stato abbandonato da Microsoft – è che il nuovo J# produrrà codice in grado di girare unicamente all’interno dell’ambiente runtime di MS.NET: questo dovrebbe mettere il big di Redmond al riparo da eventuali problemi con la licenza di Sun.

Microsoft è altresì attenta a specificare che “Visual J#.NET è stato sviluppato autonomamente da Microsoft. Esso non è supportato o approvato da Sun Microsystems”.

In accordo con Microsoft, Visual J#.NET permette, oltre alla creazione da zero di applicazioni per MS.NET, la modifica di applicazioni esistenti scritte con Visual J++, l’interoperabilità con altri linguaggi e applicazioni basate su MS.NET e l’integrazione con funzionalità come ASP.NET, ADO.NET e Windows Forms.

Il big di Redmond sostiene che Visual J#.NET si integra pienamente con Visual Studio.NET e con tutta l’infrastruttura MS.NET, inclusi i Web service XML; inoltre include dei tool per l’aggiornamento di Visual J++ 6.0 al nuovo ambiente di sviluppo Visual Studio.NET.

Visual J#.NET è scaricabile gratuitamente dai clienti di Visual Studio.NET e dagli iscritti al Microsoft Developer Network.

Entro un anno, Microsoft spera di attrarre verso Visual J#.NET e la propria piattaforma per i Web service fra il 12 e il 15 per cento dell’intera comunità di sviluppatori Java.

Lo scorso marzo, in una denuncia all’antitrust americano , Sun ha lanciato dure accuse sulla politica di Microsoft riguardante Java, accuse che coinvolgevano anche Visual J#.NET e la presunta volontà di Microsoft di voler “avvelenare Java”. Denunce che seguono una polemica pluriennale sull’approccio a Java di Microsoft.

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Pubblicato il 2 lug 2002
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