Microsoft Soapbox è tornato, e ha portato un amico

Microsoft Soapbox è tornato, e ha portato un amico

Due mesi di stop per il portale anti-YouTube, necessari ad integrare il DRM e a rinnovare l'interfaccia. Microsoft spera che basti a catturare l'attenzione di investitori e utenti
Due mesi di stop per il portale anti-YouTube, necessari ad integrare il DRM e a rinnovare l'interfaccia. Microsoft spera che basti a catturare l'attenzione di investitori e utenti

Questa volta a Redmond sono stati di parola: a marzo Microsoft aveva annunciato due mesi di stop per Soapbox , il servizio di videosharing rilasciato al pubblico solo un mese prima, allo scopo di provvedere al rispetto del diritto d’autore per il materiale uploadato. Detto, fatto: ora Soapbox è di nuovo liberamente accessibile da chiunque, con una nuova interfaccia , prestazioni migliorate ma soprattutto con integrata la tecnologia Audible Magic per la verifica dei contenuti.

Il nuovo filtro confronta l’audio dei filmati con un database costantemente aggiornato: se questo corrisponde ad uno dei campioni registrati, all’utente viene impedito di pubblicare il video. Microsoft spera così di porre un freno alla significativa mole di materiale pirata che aveva affollato le pagine di Soapbox ai suoi albori.

il sito Microsoft Tra le funzioni più interessanti di Soapbox c’è l’ integrazione con MSN Messenger : il programma di comunicazione di Microsoft potrà contare sul fatto che la possibilità di condividere i video con gli amici sembri essere apprezzata .

La scelta di BigM di chiudere temporaneamente Soapbox (o per meglio dire di renderlo un servizio privato) era arrivata dopo la firma di un accordo con NBC per la distribuzione online dei contenuti dell’emittente di Rupert Murdoch.

Con i nuovi filtri Microsoft spera di rendere Soapbox più appetibile per i produttori di contenuti e di porsi al riparo dalle vicissitudini che attraversa YouTube: nel frattempo però anche Google ha avviato l’integrazione di Audible Magic nel proprio videoportale.

Per gli analisti, YouTube resta comunque l’avversario da battere : senza la spinta del materiale pirata che largamente ha contribuito alla crescita di quest’ultimo, difficilmente il servizio di Microsoft riuscirà ad eroderne quote significative di mercato.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
5 giu 2007
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