Mobile DTV Alliance per lo standard DVB-H

Mobile DTV Alliance per lo standard DVB-H

Intel, Modeo, Motorola, Texas Instruments e Nokia hanno dato vita ad un'organizzazione per la promozione e sviluppo dello standard DVB-H, di riferimento per il video broadcasting via cellulare
Intel, Modeo, Motorola, Texas Instruments e Nokia hanno dato vita ad un'organizzazione per la promozione e sviluppo dello standard DVB-H, di riferimento per il video broadcasting via cellulare


Las Vegas (USA) – I primi timidi passi della telefonia mobile nel settore del video-broadcasting – e il favore del pubblico – hanno stimolato i più importanti produttori mondiali a coalizzarsi. Nokia ha annunciato la nascita del Mobile DTV Alliance , un’organizzazione internazionale che si impegnerà nella promozione e sviluppo dello standard DVB-H (Digital Video Broadcasting – Handheld), ovvero la piattaforma per il broadcasting televisivo via terminale mobile.

Intel , Modeo , Motorola , Texas Instruments e Nokia si concentreranno sul mercato statunitense, dato che European Telecommunications Standards Institute ( ETSI ) ha già confermato nel novembre 2004 che il DVB-H sarebbe diventata la piattaforma di riferimento a livello europeo. “Il settore mobile TV è in espansione, con test sul campo avviati e un’implementazione che si protrarrà per almeno 12/18 mesi. Il Mobile DTV Alliance certamente guarderà agli Stati Uniti per portare avanti la sua strategia di penetrazione nel mercato”, ha dichiarato David Linsalata, analista del comparto mobile.

La strategia industriale che si nasconde dietro al Mobile DTV Alliance, secondo alcuni osservatori, è quella di accelerare il processo di penetrazione nel mercato abbassando i costi produttivi. Il cosiddetto sviluppo “aperto” permetterà di individuare le migliori soluzioni hardware, software e per i servizi, compatibili con lo scenario d’oltreoceano. Caratterizzato dalla presenza di almeno un altro serio competitor, come lo standard MediaFlo di Qualcomm .

I terminali compatibili saranno in grado, a detta dei tecnici, di fruire della programmazione televisiva e dei contenuti video on demand senza pesare sul network mobile, tradizionalmente utilizzato per veicolare il traffico voce e dati. Insomma, gli operatori saranno in condizione di poter sfruttare al meglio le potenzialità delle reti 2,5 G e 3 G. Inoltre, il broadcasting a 30 frame/s, secondo le analisi di laboratorio, permetterà ad un normale cellulare – con batteria a lunga durata – uno streaming ininterrotto di circa 3,5 ore.

Attualmente vi sono almeno dieci network DVB-H in fase di test in vari paesi del mondo, come Giappone , Finlandia, Francia, Germania, Italia , Regno Unito e Stati Uniti.

Tutti i portavoce delle aziende coinvolte nel progetto hanno confermato la loro fiducia nei confronti di questo patto. “I consumatori desiderano sempre più contenuti per i loro cellulari, e la live TV, con uno standard condiviso, non può che raggiungere questo obiettivo a costi competitivi. Il DVB-H permette di ottenere una qualità televisiva adeguata; Intel, in qualità di membro della Mobile DTV Alliance, si impegnerà al massimo per lo sviluppo e la sua promozione”, ha dichiarato Kevin Jones, responsabile sviluppo del settore mobile di Intel.

“La nostra esperienza nella distribuzione video ci dice che la mobile TV potrebbe diventare il più importante motore trainante del settore”, ha dichiarato Rob Bero, direttore del dipartimento Broadcast Technologies di Motorola.

L’Italia, sotto un certo punto di vista, si dimostra come uno dei paesi più all’avanguardia, con tutti gli operatori mobili – e non solo – coinvolti in un’articolata fase di test. Il capitolo più interessante e più oscuro riguarda le tariffe: le indiscrezioni fanno riferimento ad abbonamenti flat da 5/10 euro al mese. Difficile crederci, considerando le ingenti spese a carico dei carrier per implementare i nuovi network e i costi dei diritti televisivi.

Dario d’Elia

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Pubblicato il
25 gen 2006
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