Nei guai il cracker di Al-Jazeera

Nei guai il cracker di Al-Jazeera

Il giovane americano, mosso probabilmente da spirito patriottico, ammette di aver giocherellato con i DNS e trasferito altrove gli utenti che visitavano il sito dell'emittente araba
Il giovane americano, mosso probabilmente da spirito patriottico, ammette di aver giocherellato con i DNS e trasferito altrove gli utenti che visitavano il sito dell'emittente araba


New York (USA) – Spacciandosi come rappresentante dell’emittente araba Al-Jazeera, manipolando foto al computer e costruendosi una identità fasulla a suon di fax, un 24enne americano è riuscito a farsi dare da Network Solutions le password per accedere all’account del dominio di Al-Jazeera. Una volta dentro il sistemone di Network Solutions, John William Racine II, un californiano di Norco, ha modificato il DNS, di fatto indirizzando altrove gli utenti che si volevano recare su http://www.aljazeera.net/ . Per due giorni, dal 25 al 27 marzo, era riuscito a deviare il traffico. Non contento, e proprio grazie al trasferimento abusivo dei DNS, Racine avrebbe ricevuto circa 300 email che erano indirizzate all’emittente mediorientale.

Queste sono le accuse piovute sul capo del giovane americano, da più parti definito “cracker patriottico”, e che i procuratori dello Stato della California intendono portare a suo carico al processo la cui prima udienza è prevista per il 16 giugno.

Il 24enne, noto alle cronache anche come “John Boffo”, aveva ri-diretto il traffico di Al-Jazerra verso un sito che lui stesso aveva creato, chiamandolo “Let Freedom Ring” e che al momento non sembrerebbe più attivo. Sul sito una piantina degli USA si sovrapponeva a quella del medioriente.

Le contestazioni che Racine fronteggia sono quelle di intercettazione illegale di comunicazioni elettroniche nonché frode informatica. Reati per i quali la legge statunitense prevede pene massime pari a 25 anni di carcere e 500mila dollari di multa. Ma il procuratore sembra intenzionato ad accettare l’ammissione di colpevolezza del giovane che, patteggiando, è destinato a cavarsela con tre anni di libertà vigilata e mille ore di lavoro al servizio della comunità.

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Pubblicato il
13 giu 2003
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