Netflix, ottobre rosso bianco e verde

Netflix, ottobre rosso bianco e verde

Si avvicina l'esordio italiano del servizio di streaming video: in prima linea, oltre a Telecom, c'è anche Vodafone
Si avvicina l'esordio italiano del servizio di streaming video: in prima linea, oltre a Telecom, c'è anche Vodafone

Netflix Inc. sta ramificando la sua presenza in Italia in attesa del suo prossimo esordio di ottobre: dopo l’ accordo con Telecom annunciato di recente, anche Vodafone comunica di essere della partita.

Anticipato da mesi , l’atteso esordio è in realtà ormai alle porte: il prossimo ottobre è la data scelta per dare il via alla campagna d’abbonamenti d’Italia, che permetterà agli utenti nostrani l’accesso ad una vasta selezione di serie tv, film in alta definizione e Ultra HD 4K. I prezzi non sono ancora ufficiali, ma si parla di un’offerta modulata – come negli altri mercati europei – in tre abbonamenti: si dovrebbe partire da quello base da 7,99 euro al mese; poi quello da a 9,99 euro al mese per il Full HD e l’utilizzo simultaneo di due utenti; mentre il pacchetto più caro si prevede possa costare 11,99 euro offrendo streaming di contenuti 4K fino a 4 persone. Per l’effettivo esordio Netflix sta delineando le caratteristiche della sua offerta con una serie di accordi di partnership sottoscritti con Telecom e Vodafone.

L’AD di Telecom Marco Patuano, ricordando che la partnership con Neflix per TimVision sarà lanciata a fine ottobre, ha riferito che “è il momento caldo per la domanda di offerte televisive”, preannunciato anche il prossimo lancio di servizi legati a Mediaset, mentre Vodafone ha annunciato in queste ore una serie di offerte promozionali che legano, come già fatto in Germania, Paesi Bassi, Irlanda, Nuova Zelanda, Spagna e nel Regno Unito) i suoi servizi 4G e Fibra all’offerta Netflix.
Da parte di Netflix, in ogni caso, nessun fornitore sarà privilegiato: il servizio ha infatti deciso di utilizzare una propria infrastruttura.

La concorrenza, da parte sua, si sta attrezzando per fronteggiare il nuovo competitor e sembra soprattutto concentrarsi sul prezzo: sia TimVision di Telecom (per l’offerta che non comprende ancora Netflix) sia Infinity di Mediaset offrono per esempio il proprio abbonamento a partire da 4,99 euro al mese, ma facendo pagare a parte le nuove visioni (con per esempio TimVision che ne regala una al mese a scelta dell’utente).
Inoltre gli operatori telefonici stanno rimodulando le proprie offerte di banda ultralarga inserendo nel canone anche contenuti ad hoc, gratis o a prezzi scontati: Telecom Italia, oltre a Netflix ed all’offerta riservata ai suoi abbonati Adsl e fibra del suo TimVision a 5 euro al mese invece di 10, dà la possibilità di scegliere anche l’intero pacchetto di Sky agli stessi prezzi della parabola; Fastweb da parte sua riserva agli abbonati Superjet (fibra o Adsl) gratis per 18 mesi Sky Online, oltre a diversi contenuti editoriali; Vodafone, oltre alla prossima offerta con Netflix, offre 12 mesi gratis di Sky Online e prossimamente Mediaset Premium, insieme alle sue offerte di fibra ottica; infine Tiscali offre 12 mesi di accesso gratuito a Mediaset Premium in omaggio ai nuovi abbonati Fibra Full, Tutto Incluso Full, Super 3 Giga o Super Inclusive.

Per quanto un elemento fondamentale di Netflix sia l’algoritmo che permette allo streaming di adattarsi in tempo reale ai capricci della rete, garantendo una visione fluida e rilevando in automatico la velocità di connessione degli utenti (suggerendo tramite pop up agli utenti il tipo di qualità da scegliere), lo sbarco italiano di Netflix apre il discorso sulle infrastrutture e sulla loro capacità: secondo quanto riferisce Neflix la banda minima richiesta per accedere ai contenuti è di 0,5 Mbps, ma è consigliabile avere almeno 1,5 mega (minimo necessario per accedere alla qualità standard, servono da 3 a 7 Mbps per l’HD e il Full HD e almeno 15 per il 4K.
Dunque, viste le recenti offerte della concorrenza, alle sue esigenze di banda occorre sommare quelli degli altri fornitori di contenuti per vedere se l’infrastruttura italiana e l’offerta di connessione degli operatori si dimostrerà all’altezza.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
22 set 2015
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