Nuovo rischio ergastolo per i cracker

Nuovo rischio ergastolo per i cracker

A Washington con una mossa a sorpresa le pene più severe vengono inserite in una normativa sulla sicurezza americana. Erano state bloccate a luglio
A Washington con una mossa a sorpresa le pene più severe vengono inserite in una normativa sulla sicurezza americana. Erano state bloccate a luglio


Washington (USA) – Dopo la bocciatura in Congresso lo scorso luglio, la misura che prevede per taluni casi di cracking addirittura la pena dell’ergastolo è stata a sorpresa infilata in un’altra normativa sulla sicurezza che, questa volta, sembra avere tutti i numeri per passare.

Nella proposta di legge che mira alla creazione del Dipartimento per la Sicurezza del Territorio nazionale, già approvata dalla Camera dei Rappresentanti, non si parla più soltanto di una profonda riorganizzazione dei servizi segreti, dell’FBI e delle agenzie federali ma anche delle pene per reati di cracking informatico.

A voler inserire i contenuti del Cyber Security Enhancement Act (CSEA) nella nuova normativa è stata la maggioranza repubblicana che spera questa volta di riuscire a superare gli ostacoli che si erano presentati la scorsa estate presentando il medesimo testo. La legge prevede l’ergastolo per i cracker ma anche la possibilità per la polizia federale di intercettare telefonate e traffico internet senza mandato della magistratura, oltre a consentire ai provider di denunciare più facilmente alla polizia i propri utenti.

A sostenere il CSEA ancora una volta il repubblicamo Lamar Smith, che nei mesi scorsi finì su tutti i media per questa dichiarazione: “Fino a quando non rendiamo sicura la nostra infrastruttura informatica, pochi comandi di tastiera e una connessione internet sono tutto quello che serve per colpire l’economia e mettere in pericolo la vita delle persone. Un mouse può essere tanto pericoloso quanto un proiettile o una bomba”.

E se contro la legge si schierano i gruppi per le libertà civili, in definitiva quello che probabilmente passerà al Senato prevede, tra le altre cose, l’ergastolo per quei reati informatici che mettono a rischio la vita di qualcuno. E consentirà monitoraggio del traffico internet nel caso si verifichi un’aggressione informatica o sia toccato un qualche “interesse nazionale” in materia di sicurezza.

Tra le “curiosità” della legge anche l’estensione ad internet del divieto di pubblicizzare prodotti il cui scopo principale sia quello di consentire azioni di sorveglianza elettronica…

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Pubblicato il 15 nov 2002
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