Nvidia: occhio a quei driver

Nvidia: occhio a quei driver

Tolti di mezzo gli ultimi Forceware. Un problema nella gestione della ventola causava il surriscaldamento della GPU. Almeno in alcuni casi. Poco chiare le cause del bug
Tolti di mezzo gli ultimi Forceware. Un problema nella gestione della ventola causava il surriscaldamento della GPU. Almeno in alcuni casi. Poco chiare le cause del bug

I più recenti driver grafici di Nvidia potrebbero seriamente danneggiare le schede video prodotte dalla celebre azienda californiana. Ad ammetterlo è stata la stessa Nvidia, che in questa nota ha riconosciuto l’esistenza di un problema nei driver Forceware 196.75 WHQL segnalato da diversi utenti.

Il problema, sulla cui origine Nvidia sta ancora indagando, è relativo alla gestione della ventola di raffreddamento della scheda grafica: secondo certe testimonianze, tra le quali quella di alcuni beta tester di StarCraft II, dopo l’installazione dei nuovi driver la velocità di rotazione della ventola non aumenta più al salire della temperatura della GPU, portando ad una significativa degradazione delle performance o, nel peggiore dei casi, al surriscaldamento del chip grafico.

Nvidia afferma di aver prontamente rimosso i nuovi driver dal proprio sito e di averne chiesto la rimozione anche ai suoi partner. “Raccomandiamo a tutti i nostri clienti – recita l’avviso – di cessare immediatamente l’uso dei driver 196.75 e di tornare ad una versione precedente”. Le istruzioni su come ripristinare una precedente versione dei driver Forceware di trovano qui .

La mamma delle schede GeForce ci tiene tuttavia a sottolineare che “la maggior parte degli utenti non ha sperimentato alcun problema con i driver 196.75”. Apparentemente, dunque, il difetto si verifica solo con certe combinazioni di hardware e software.

Al momento attuale Nvidia non ha fatto ancora sapere come intende comportarsi con gli utenti che, per colpa dei nuovi driver, abbiano danneggiato in modo permanente il proprio acceleratore grafico.

Alessandro Del Rosso

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Pubblicato il
10 mar 2010
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