OCTOR, il tentacolo robotico

OCTOR, il tentacolo robotico

Alcuni scienziati finanziati dall'esercito statunitense hanno creato un vero e proprio tentacolo meccanico capace di afferrare e trasportare oggetti di varia dimensione e peso
Alcuni scienziati finanziati dall'esercito statunitense hanno creato un vero e proprio tentacolo meccanico capace di afferrare e trasportare oggetti di varia dimensione e peso

Pittsburgh (USA) – Il suo nome è OCTOR, acronimo di sOft robotiC manipulaTOR , ed è un tentacolo meccanico progettato per aumentare esponenzialmente la libertà d’azione di un robot. Sviluppato da alcuni ricercatori universitari grazie ai finanziamenti stanziati dalla DARPA , l’agenzia dell’esercito americano dedita alle tecnologie di frontiera , OCTOR è l’analogo robotico della proboscide negli elefanti .

Nel campo della robotica, finora, i progettisti hanno dovuto affidarsi a soluzioni estremamente semplici per quanto riguarda la creazione di arti prensili : pinze, ganci, tenaglie. “Il dispositivo dà nuove funzioni ed abilita qualsiasi robot che debba manipolare oggetti”, dice Ian Walker, uno dei responsabili del progetto OCTOR.

Il “tentacolo” apre le porte ad una vera rivoluzione, sia dal punto di vista applicativo ed immediato, sia da quello dei risvolti tecnici che l’invenzione potrà avere in futuro. OCTOR potrebbe essere equipaggiato, già da subito, sui robot dediti alla produzione industriale , così come sugli automi sminatori utilizzati dagli artificieri.

Comandato da un’apposita interfaccia software, OCTOR si muove grazie ad un impianto pneumatico ad aria compressa. Come si vede in un video esplicativo , la sua forma snodata gli permette di avvinghiarsi agli oggetti: un operatore può così controllare i movimenti del braccio robotico grazie ad una telecamera posizionata sull’estremità dell’arto, aiutandosi per mezzo del feedback proveniente dai sensori tattili che ricoprono la struttura del tentacolo.

Questa particolarità facilita l’uso di OCTOR in tutte le “situazioni imprevedibili”, spiegano gli inventori, “che richiedono particolare delicatezza”. L’unico limite di OCTOR, per il momento, è di tipo strutturale: i ricercatori non sono ancora riusciti a creare un sistema che permetta l’uso di più dispositivi contemporaneamente. “Uno dei problemi maggiori”, spiega il progettista Chris Rahn in un’intervista pubblicata sul New Scientist , “è controllare numerosi OCTOR in modo coordinato”.

Qualora questo problema venga superato, Rahn è convinto che dal progetto OCTOR potranno nascere “zaini equipaggiati di tentacoli”, simili a quello utilizzato da Doctor Octopus , un noto personaggio dei fumetti Marvel .

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Pubblicato il
10 mag 2006
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