Telecom: l'utente non tema di lasciarci

Telecom: l'utente non tema di lasciarci

L'ex monopolista si scaglia contro un articolo di laRepubblica e sostiene che per chi sceglierà altri operatori telefonici non ci sarà un canone maggiorato. Polemiche offresi
L'ex monopolista si scaglia contro un articolo di laRepubblica e sostiene che per chi sceglierà altri operatori telefonici non ci sarà un canone maggiorato. Polemiche offresi


Roma – Nel bel mezzo del putiferio scatenato dalle proposte tariffarie che ha presentato per i servizi di preselezione, Telecom Italia ha diffuso ieri una nota per ribattere ad un articolo apparso ieri sul quotidiano cartaceo laRepubblica, articolo con cui si attaccava la politica tariffaria dell’ex monopolista.

Telecom Italia smentisce tutto e afferma che se la baruffa sulle tariffe c’è, questa riguarda gli operatori mentre gli utenti non devono preoccuparsi, perché “non dovranno pagare più canone”.

Secondo laRepubblica, Telecom avrebbe invece intenzione di aumentare del 70 per cento il canone agli utenti che sceglieranno per i servizi telefonici operatori diversi dall’ex monopolista. Il quotidiano cartaceo sostiene infatti che il “cliente traditore” dovrà pagare 180mila lire in più all’anno, da aggiungersi alle 259.200 lire comunque previste…

Ma nella sua nota Telecom afferma: “come comunicato fin dal mese di novembre, l’azienda, non potendo offrire un servizio in perdita strutturale, ha semplicemente chiesto all’operatore che, grazie alla carrier preselection usufruisce di tutto il traffico generato dal cliente preselezionato, un contributo aggiuntivo per recuperare il deficit sull’accesso certificato dalla stessa Autorità per le garanzie nelle comunicazioni”.

Una posizione su cui Tele2 e altri operatori hanno già iniziato a dare battaglia. Secondo Tele2, infatti, “la proposta di Telecom Italia renderà estremamente difficile la concorrenza, sia per quanto riguarda la tempistica che per quanto riguarda le tariffe. Fino a giugno la capacità di evasione ordini di Telecom permetterà solo a pochi clienti di usufruire del servizio: rimarranno esclusi, in questa prima fase, la maggior parte dei nostri oltre 500mila clienti”. Con prezzi per la preselezione che sono “tecnicamente non giustificabili”.

Ed è proprio all’ Authority che Tele2 insieme agli altri operatori si è rivolta per dirimere il delicato problema. In ballo c’è la possibilità o meno di ottenere una concorrenza reale nel settore della telefonia fissa. E l’Autorità dovrà decidere sulla cosa nelle prossime ore; forse qualcosa si saprà oggi stesso.

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Pubblicato il
10 feb 2000
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