Lettera di un bannato del Napster

Lettera di un bannato del Napster

Il suo nome utente è rientrato tra quelli banditi dall'uso del sistemone che consente di scambiare file musicali online. Ma nell'operazione dei Metallica qualcosa maleodora
Il suo nome utente è rientrato tra quelli banditi dall'uso del sistemone che consente di scambiare file musicali online. Ma nell'operazione dei Metallica qualcosa maleodora


Web – Ebbene sì! Sono uno dei colpevoli. E sono stato (in)giustamente “bannato” dai server del Napster , che non mi permette più l’accesso. Probabilmente questo sarà facilmente aggirabile ma… C’è una piccola curiosità che mi attanaglia e riguarda l’altro grande problema che circonda l'”affaire” Metallica –
Napster. Si tratta della grande protagonista di Internet (nonché della nostra beneamata legge 675/96): la Privacy.

E già, perché la prima cosa che ho pensato, leggendo le notizie che si sono susseguite in questi giorni, è che i cosiddetti’ “esperti” assoldati dai Metallica non avessero fatto altro che collegarsi ai server del Napster come normali utenti ed eseguire ricerche a raffica per qualche giorno, per individuare i cyberviolatori del diritto d’autore (o diritto del discografico, che mi sembra altrettanto contestato anche se meno discusso).

Io ho nel mio PC diversi files denominati, alla maniera degli MP3, col nome del gruppo o dell’artista seguito dal nome del brano. Naturalmente potrei pretendere che questi signori “ricercatori” provassero che un file chiamato “Metallica – One” contenga effettivamente la canzone e non, magari, una lettera per la mia
mamma in formato MP3, ma siccome non sono un ipocrita, per questo mi prendo la mia responsabilità. Il punto è un altro. E ‘ almeno un mese che non uso il Napster. Non l’ho usato nel periodo in cui sono state fatte le presunte ricerche. Conosco abbastanza il sistema operativo che uso, l’architettura software di un PC e Internet da poter scoprire eventuali processi del Napster in background, ossia all’insaputa dell’utente. Ma non ce ne sono.

Da questo deduco che i cosiddetti legali o ricercatori dei Metallica hanno avuto accesso ai miei dati personali. Altrimenti l’altra spiegazione è che ci sia una backdoor con cui gli stessi legali abbiano potuto direttamente controllare i files dei mio Hard Disk, ma questo è ovviamente improponibile (e se per assurdo fosse vero, sarebbe anche più seccante). Ora, è mio diritto essere adirato per questo? Alla sottoscrizione dell’account del Napster, se non ricordo male, si dichiarava che i miei dati sarebbero stati usati solo a fini statistici, e comunque mantenuti distaccati dal mio user name.

Ma anche se così fosse, è evidente che i dati sui file contenuti nel mio hard disk vengano comunque conservati da qualche parte nei server del Napster, cosa che posso anche accettare. Ma che chiunque possa andare a vederli non lo accetto. Faccio male?

Mister Napster
(per contattarlo scrivi alla redazione )

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Pubblicato il
12 mag 2000
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