Sony condannata per pirateria!

Sony condannata per pirateria!

Sotto accusa anche Philips, Basf e altre multinazionali della riproduzione digitale. Le denunce potrebbero portare a danni per miliardi di dollari
Sotto accusa anche Philips, Basf e altre multinazionali della riproduzione digitale. Le denunce potrebbero portare a danni per miliardi di dollari


Web – E ‘ notizia dell’ultima ora. Sony, a causa dell’introduzione sul mercato di numerosissimi dispositivi di duplicazione (Videoregistratori, registratori a cassette, masterizzatori etc), dovrà pagare una multa di 980 miliardi di dollari per mancati diritti di autore alla RIAA, “la Siae” americana.

Stessa sorte, ma minore cifra, tocca a Waitec, TDK, Basf e numerosissime altre aziende che producono i supporti vergini che spingono le masse alla pirateria. L’inventore del Walkman, Wo Tsao Ling, è stato denunciato da Enrique Iglesias per aver invogliato il pubblico a passeggiare ascoltando copie illegali della sua preziosa musica.

Conseguenza di questa sequela di denunce: entro 30 giorni saranno ritirati dai governi locali tutti i walkman, videoregistratori, masterizzatori e registratori a cassette dai territori nazionali che aderiscono all’iniziativa.

Per fortuna tutto quello che ho scritto finora, titolo compreso, non è vero, ma spero suoni come clamorosi scandali che sarebbero destinati a sconvolgere l’opinione pubblica. Ma se questi scenari sembrano fantascienza, allora perché Napster e gli Mp3 dovrebbero essere fuorilegge?

“HomeTaping is killing music” recitava una campagna delle varie associazioni per la difesa del diritto di autore, RIAA americana in testa, negli anni ’80. Un’inquietante cassetta simile ad un teschio stampigliata su numerosissime buste interne dei dischi in vinile sconsigliava agli aquirenti di farne copie ad amici e parenti… Copie audio che, aspetto smentite, sono il cibo quotidiano in tutto il mondo di milioni di autoradio, Walkman & C e che affollano cassetti, zainetti e marsupi di varie generazioni da vent’anni a questa parte.

E ‘ morta l’industria discografica? E ‘ morto qualcuno? Non mi sembra, i contratti miliardari delle star hanno numeri sempre più lunghi, i dischi sono in commercio e lo scorso anno in Usa le vendite sono aumentate dell’8 per cento… Sony è diventata nel frattempo una gigantesca multinazionale del disco nonostante venda e lucri sui dispositivi di duplicazione. Ma allora qual è il crimine di Napster (e simili)?

Quanto è facile registrare un CD su cassetta?

Innanzitutto bisogna farsi prestare il CD, supporto che circola più facilmente del vinile. Ricordo un amico che prestava i dischi in vinile solo a chi gli mostrava la puntina del suo impianto per verificarne la qualità.

Secondo passo: acquistare una audiocassetta, praticamente ovunque.
In commercio esistono audiocassette Sony (ma non solo) dedicate al “cd recording”, la serie “Cd-ing” o “Cd-it”; addirittura qualche anno fa alle canoniche lunghezze di nastro 45, 60, 90, 120 furono aggiunte le cassette da 74 e 80 minuti che sono le durate massime di un CdAudio.

Quanto è facile scaricare un intero CD da Internet con Napster?

Innanzitutto è necessario avere l’elenco dei brani dell’intero CD, reperibile ad esempio su CDDB , poi bisogna armarsi di pazienza ed avere una connessione veloce alla rete, e possibilmente non avere una sorella o una mamma che necessitano del telefono per le 2 o 3 ore successive (velocità dela rete permettendo).

“Agganciati” al sistemone, nella migliore delle ipotesi, ad esempio una delle università americane che hanno bandito il programma suddetto, si trovano computer connessi via cavo o via Adsl che consentono, velocità della fonte permettendo, di ottenere un intero CD (circa 50 mega in formato mp3) in pochi minuti.

Per portarsi dietro gli Mp3, in autoradio, nel walkman o sullo “stereo di casa”, molto spesso è necessaria una successiva copia su compact disc o su musicassetta (rieccoli!).

Ecco che dunque Napster e simili, un po ‘ come le radio o i canali digitali musicali usufruibili grazie alle offerte satellitari, si conferma essere solo un mezzo di diffusione della musica e non la copia della stessa.

La copia è l’hard disk, il Compact disc registrabile, la musicassetta. Tre supporti che vengono prodotti dalle industrie, spesso dalle stesse che combattono la pirateria.

Alla luce di questo paradosso sarabbe il caso di non perseguitare l’inventore di Napster.

E i Metallica ? Qualcuno dovrebbe solamente spiegar loro che gli Mp3 sono le musicassette del 2000. Le stesse musicassette che hanno fatto sì che molti gruppi, loro compresi, raggiungessero la notorietà più velocemente.

Frank Zappa, uno che vendeva le registrazioni pirata dei suoi concerti acquistate tramite i giornali locali di annunci, lui si che è morto. L’industria discografica, nonostante i vari canti del cigno (e strilli), sta ancora bene.

Luca Schiavoni

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Pubblicato il 12 mag 2000
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