AllAdvantage alla frutta. Anzi, ai ceci

AllAdvantage alla frutta. Anzi, ai ceci

L'ultima trovata per risalire la china è un'operazione kamikaze. Vengono inviate sei email promozionali al mese compensate con 30 cents, insufficienti persino per comprare una confezione di ceci
L'ultima trovata per risalire la china è un'operazione kamikaze. Vengono inviate sei email promozionali al mese compensate con 30 cents, insufficienti persino per comprare una confezione di ceci


Roma – Periodo nero per AllAdvantage, il più noto tra i network che pagano i navigatori per visualizzare banner pubblicitari. Non contenti di aver già ridotto i pagamenti per fare fronte ad una crisi di liquidità, da qualche settimana quelli di AllAdvantage hanno ulteriormente abbassato da 1000 ad 800 lire la quota pagata per ogni ora in cui i banner vengono visualizzati sul monitor e guardati sempre più controvoglia dagli utenti iscritti al network.

L’arrivo in azienda a metà giugno della supermanager Jackie Friedman, ex WebTv (e quindi ex Microsoft), sembrava destinato a rimediare al destino cinico e baro dell’azienda sparabanner ed è quindi stato salutato positivamente da molti. Ma devono essere messi veramente male i conti di AllAdvantage, visti i risultati fin qui ottenuti e soprattutto alla luce del lancio di una nuova iniziativa riservata ai soli navigatori americani.

La grande trovata si chiama “AdvantageGrams” (“Ceci per guadagnare”) ed il nome sicuramente si riferisce all’unica cosa che si potrà, forse, comprare con i miseri guadagni incredibilmente proposti da quella che veniva considerata l’azienda leader del settore “guadagno facile in rete”.

Sottoscrivendo AdvantageGrams, e donando quindi tutti i propri dati personali al network sparabanner, ci si impegna a ricevere email pubblicitarie per un massimo di 6 al mese, pagate 5 cents l’una. Quando si riceve l’email, all’interno del testo va cercato un link che va cliccato aprendo quindi una pagina pubblicitaria e aggiungendo 5 cents al proprio account.

AdvantageGrams non ammette “referral”, ovvero non consente di guadagnare con lo schema piramidale che rese grande e “pesante” AllAdvantage e che oggi l’azienda evidentemente ha deciso di rinnegare. Il tutto per un guadagno mensile assolutamente ridicolo: 30 cents, 600 lire, buoni solo per l’acquisto di una scatola di ceci (e neanche di buona qualità).

Sembrano lontanissimi i tempi in cui, nei primi nove mesi del 1999, AllAdvantage staccò assegni per 17 milioni di dollari ai propri iscritti…

Luca Schiavoni

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Pubblicato il 12 lug 2000
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