ICANN, voto chiuso ma confuso

ICANN, voto chiuso ma confuso

Venerdì è scaduto il termine ultimo per indicare i candidati all'ICANN. Come previsto hanno prevalso due tedeschi, uno è un hacker del Chaos Computer Club. Ma sulle operazioni di voto problemi a raffica
Venerdì è scaduto il termine ultimo per indicare i candidati all'ICANN. Come previsto hanno prevalso due tedeschi, uno è un hacker del Chaos Computer Club. Ma sulle operazioni di voto problemi a raffica


Roma – Si sono chiuse venerdì le votazioni dei members At Large che hanno stabilito quali sono i candidati europei che ad ottobre concorreranno per entrare nella board dell’ICANN, la “Internet Corporation for Assigned Names and Numbers”.

Il più votato è risultato essere Andy Mueller-Maguhn (2886 voti), un hacker che ha potuto contare sui vasti consensi che in tutta Europa ha il celeberrimo Chaos Computer Club tedesco di cui è membro da molti anni. Il secondo candidato che l’Europa presenterà è Jeanette Hofmann (1270 voti), tedesca di Berlino. L’affermazione di due tedeschi non deve stupire, vista la partecipazione “popolare” degli utenti Internet tedeschi alle votazioni, ben superiore alla partecipazione degli utenti di qualsiasi altro paese europeo.

Fino alla fine di settembre i candidati interagiranno con i votanti della At Large Membership e il primo ottobre, fino al 10, si terrà la seconda “sessione” delle votazioni che porterà in ognuna delle 5 regioni del mondo individuate dall’ICANN l’elezione di un membro del Consiglio di amministrazione dell’ICANN. Alla votazione parteciperanno anche i numerosi candidati “regionali” già individuati dall’organismo di supervisione dei domini e dei nomi.

Le operazioni di questa prima fase del voto hanno in sé un significato importante, perché hanno introdotto – nonostante qualche incertezza regolamentare e qualche scelta non condivisa da tutti – una forma di partecipazione elettronica degli utenti della Rete al governo della Rete stessa. Una forma, dunque, di “democrazia elettronica globale”.

Purtroppo, come primo esperimento, non tutto è andato liscio. Al di là delle perplessità sulla nomina arbitraria decisa dall’ICANN per la maggioranza dei candidati al Consiglio di Amministrazione (solo 2 su 7 per ogni regione sono stati decisi con il voto dagli utenti), si è verificata una serie di problemi. Tra questi alcuni sono particolarmente gravi, come l’impossibilità per molti iscritti alla At Large Membership di partecipare al voto per mancata ricezione del PIN. E molti di coloro che avrebbero voluto iscriversi alla Membership prima della chiusura delle iscrizioni del 31 agosto non lo hanno potuto fare a causa di inaffidabilità dei server impiegati dall’ICANN per gestire le iscrizioni.

Stando all’ICANN, in tutto il Mondo hanno chiesto di partecipare alle votazioni 158mila persone (in Europa 35mila e in Italia 1.670). Tra gli elettori europei, e per questo il risultato delle votazioni non dovrebbe stupire, circa il 58 per cento è tedesco.

L’ICANN sembra comunque avere iniziato ad analizzare i pesanti problemi registrati. In una nota , infatti, afferma di voler comprendere i motivi della mancata partecipazione al voto di tanti che avevano depositato la propria iscrizione alla At Large Membership prima di fine agosto. Ammette che vi sono stati problemi con le password, con le lettere in cui venivano inviati i PIN di iscrizione, con le istruzioni di attivazione, le lingue e via dicendo. Nella nota si annuncia anche che verrà condotto uno studio approfondito per capire quali sono stati i problemi e individuare le soluzioni per fare in modo che in futuro le cose vadano meglio.

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Pubblicato il
11 set 2000
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