Scour in bancarotta

Scour in bancarotta

Ma non è ancora finita. Nei prossimi mesi il celebre sito potrà tentare di scovare nuovi investitori, sempre che riesca a tirarsi fuori dal pantano giudiziario in cui va affondando
Ma non è ancora finita. Nei prossimi mesi il celebre sito potrà tentare di scovare nuovi investitori, sempre che riesca a tirarsi fuori dal pantano giudiziario in cui va affondando


Los Angeles (USA) – Scour Exchange ha chiesto il regime controllato del Chapter 11 che regola la bancarotta negli Stati Uniti. Una “mossa” resa necessaria dai debiti accumulati e dai guai giudiziari che il celebre sito sta passando.

Scour, che recentemente aveva licenziato una parte consistente del proprio personale, entra ora in una fase che potrà durare alcuni mesi nei quali dovrà cercare partner e soci capaci di rivitalizzare le sue finanze e rilanciare il servizio. Qualora non ci riuscisse si arriverebbe alla chiusura.

Come si ricorderà Scour, trascinato in tribunale dai giganti di Hollywood, offre ai propri utenti il download di trailer, clip musicali, animazioni e via dicendo. Attraverso Scour è anche possibile accedere ai file compressi che contengono interi lungometraggi. Proprio per questo Scour si era guadagnato una enorme popolarità che, a quanto pare, non sembra essere sufficiente a “salvarlo”. Se Scour perdesse in tribunale rischierebbe di dover pagare 250 milioni di dollari ai suoi accusatori, decisamente troppo per rimanere in vita.

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Pubblicato il 16 ott 2000
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