Infostrada promette: niente canone

Infostrada promette: niente canone

L'annuncio scuote gli animi in una giornata surriscaldata dal dibattito sull'aumento del canone. L'azienda promette che tra pochi giorni i propri abbonati dimenticheranno cosa voglia dire pagare il canone telefonico
L'annuncio scuote gli animi in una giornata surriscaldata dal dibattito sull'aumento del canone. L'azienda promette che tra pochi giorni i propri abbonati dimenticheranno cosa voglia dire pagare il canone telefonico


Roma – Gli abbonati Infostrada dal primo gennaio 2001, quindi tra pochi giorni, non dovranno più pagare il canone telefonico. All’indomani della decisione dell’Autorità TLC di aumentare il “balzello”, Infostrada ne ha approfittato per annunciare che rimborserà ai propri clienti l’onere del canone.

In una nota , la maggiore azienda di telefonia concorrente di Telecom Italia, ha spiegato che la sua iniziativa, “Zero Canone”, partirà da subito nelle nove principali città italiane e che in breve tempo verrà estesa a tutto il paese. Un annuncio che arriva parallelo a quello con cui l’azienda ha reso noto che al 30 novembre disponeva di 7,3 milioni di abbonati.

“Infostrada – si legge nella nota – rimborserà il canone telefonico corrisposto dai propri clienti del servizio residenziale Pronto 1055 a Telecom Italia, scontando un importo equivalente dal totale del conto telefonico, per ogni linea residenziale analogica”.

Il passo successivo previsto da Infostrada è naturalmente legato all’effettivo “lancio” dell’Ultimo miglio, ovvero della possibilità per l’utente di affidare ad Infostrada anziché a Telecom Italia il collegamento dal proprio domicilio alla rete telefonica e quindi la fornitura di servizi a valore aggiunto. L’azienda ha annunciato il lancio di “Tutto Infostrada”, un programma che prevede, appena sarà possibile, la disconnessione del cavo telefonico del consumatore dalla centrale di Telecom Italia e il suo contestuale collegamento alla centrale Infostrada.

Poiché con l’Ultimo miglio, come noto, la “migrazione” verso nuovi operatori avverrà in “numero chiuso”, Infostrada avverte che chi sottoscriverà “Zero Canone” sarà automaticamente prenotato per accedere all’unbundling con Infostrada. Ma come si accede a Zero Canone?


Infostrada ha spiegato che i clienti Infostrada che sottoscriveranno “Zero Canone” continueranno ad utilizzare il servizio di Infostrada come sempre, digitando il numero di telefono preceduto da 1055 in “carrier selection” o senza digitare il codice operatore se hanno attivato il Servizio di Preselezione automatica di Infostrada.

Le 9 città coperte inizialmente dal servizio saranno: Milano, Roma, Napoli, Ancona, Bologna, Firenze, Genova, Torino e Padova. Ad aprile si aggiungeranno Bari, Catania, Modena, Palermo, Trieste e Verona. Il numero delle città aumenterà progressivamente, seguendo la disponibilità di “Tutto Infostrada”, il servizio di “unbundling” fisico.

L’attivazione del servizio potrà essere effettuata chiamando il Servizio Clienti 155 e sarà attivato, assicura Infostrada, entro le ore 24 del giorno successivo alla telefonata. “Invece – conclude l’operatore – tutti coloro che non sono ancora clienti Infostrada – e che risiedono nelle città sopra citate – potranno chiedere l’attivazione di “Zero Canone” contestualmente alla sottoscrizione del servizio Pronto 1055″.

Va detto che l’annuncio di Infostrada è arrivato in una giornata densa di reazioni alla decisione dell’Autorità TLC di aumentare il canone e di regolare il listino di interconnessione per l’Ultimo miglio.

Secondo Michele Preda, amministratore delegato di Albacom, gli operatori alternativi a Telecom Italia “sono già in una situazione di difficoltà rispetto all’operatore dominante. Per noi il canone sembrerebbe superiore rispetto all’utente finale: questo mi sembra abbastanza ingiustificabile. Perché noi paghiamo a Telecom, se così è, più di quello che paga il cliente finale”. “Credo – ha continuato Preda – che gli operatori sul mercato debbano pagare a Telecom meno degli utenti finali, se no come potremmo fare concorrenza?”.


Ma ieri si è materializzato ancora una volta sulla questione canone Antonio Di Pietro, leader del movimento “Italia dei Valori”. L’ex magistrato ha infatti annunciato un’intesa con il movimento dei consumatori Adusbef per giungere in tempi rapidi al varo di un Comitato per l’abolizione del canone telefonico.

Di Pietro ha spiegato che considera il canone pagato dagli italiani “un odioso balzello che non corrisponde ad alcun corrispettivo di servizio ed altera il gioco della concorrenza”.

A fare da “portiere” in una giornata di fuoco ancora una volta si è trovato Salvatore Cardinale, ministro delle Comunicazioni, che ieri mattina aveva parlato dell’aumento del canone come di un “aumento equilibrato”.

Cardinale ha risposto ad una interrogazione di Lucio Testa (democratici) sull’aumento del canone, sostenendo che “i conti lasciano trasparire che non arriveremo ad un aumento del canone Telecom del 13 per cento, come temuto dall’onorevole Testa”.

Secondo Cardinale, nel valutare l’operato dell’Autorità non ci si deve limitare all’aumento del canone ma anche all’impegno per una riduzione tariffaria delle urbane e interurbane di Telecom Italia e all’accelerazione del processo per la liberalizzazione dell’Ultimo miglio. Liberalizzazione che, come noto, è attesa da mesi.

“Grazie alla liberalizzazione dell’accesso alla rete locale – ha affermato il ministro – il processo innescato dalla concorrenza porterà ad applicare, una volta realizzata la rete, tariffe libere e concorrenziali”.

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Pubblicato il 14 dic 2000
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