Cryptome pubblica i segreti di TEMPEST

Cryptome pubblica i segreti di TEMPEST

Come si difendono dalle intercettazioni delle emissioni elettromagnetiche i servizi segreti americani della National Security Agency? Grazie al sito di John Young il programma TEMPEST sta venendo alla luce, pezzo dopo pezzo
Come si difendono dalle intercettazioni delle emissioni elettromagnetiche i servizi segreti americani della National Security Agency? Grazie al sito di John Young il programma TEMPEST sta venendo alla luce, pezzo dopo pezzo


Roma – TEMPEST, questo il nome del programma hi-tech dei servizi segreti americani della National Security Agency pensato per schermare gli uffici governativi e della NSA stessa da un certo tipo di intercettazioni.

A svelare la verità su TEMPEST è in questi giorni il sito Cyrptome di John Young che ha ottenuto in appello il diritto di pubblicare i documenti relativi, secondo quanto previsto dal Freedom of Information Act (FOIA), la legge americana sulla trasparenza degli atti governativi. Young ha inseguito per lungo tempo queste informazioni e ha ora cominciato a lanciarle pezzo dopo pezzo sulla Rete, collaborando con le altre risorse che già si occupano della questione.

TEMPEST , un acronimo che potrebbe stare, ma non ci sono certezze, per “Telecommunications Electronics Material Protected From Emanating Spurious Transmissions”, racchiude tutte le tecnologie e i mezzi con cui la NSA scherma le infrastrutture informatiche proprie e del governo americano dall’intercettazione basata sulla “lettura” delle emissioni elettromagnetiche.

Come noto, pressoché tutti i componenti elettronici non adeguatamente schermati, dai vecchi monitor CRT ai modem passando per speaker o citofoni, emettono un numero sufficiente di segnali che con mezzi adeguati possono essere intercettati e “tradotti”. Per impedire che questo accada l’unico mezzo è schermare, proteggere, “silenziare”. Ed è per questo che esiste TEMPEST.

Tra i documenti in possesso di Young e in via di analisi, anche quelli che listano i paesi dai quali l’NSA reputa più probabili “attacchi” di tipo TEMPEST contro le infrastrutture informative americane.

L’iniziativa di Young mira a fornire ai privati, ai centri di ricerca, alle università, la possibilità di rendere più difficile l’intercettazione del proprio lavoro, il furto di dati da parte di concorrenti o la diffusione di informazioni riservate su progetti ancora in via di sviluppo.

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Pubblicato il
3 gen 2001
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