Miramax affitta online film a tempo

Miramax affitta online film a tempo

La casa di produzione hollywoodiana parte lunedì con il primo esperimento di distribuzione diretta di un proprio film su Internet. 500 megabyte da scaricare per meno di quattro dollari, e da vedere entro 24 ore. Pay-per-view
La casa di produzione hollywoodiana parte lunedì con il primo esperimento di distribuzione diretta di un proprio film su Internet. 500 megabyte da scaricare per meno di quattro dollari, e da vedere entro 24 ore. Pay-per-view


Los Angeles (USA) – Chi si scaricherà 500 megabyte di film per 3,49 dollari con la possibilità di vederlo entro 24 ore dal download? Alla Miramax, una delle principali case di produzione cinematografica di Hollywood, sperano che siano tanti.

Lunedì sarà infatti disponibile per download il primo film Miramax che potrà essere acquistato con la formula pay-per-view. A chi lo scarica, assicura l’azienda, sarà impossibile duplicarlo, inviarlo, trasportarlo altrove: dovrà vederlo entro 24 ore, scadute le quali il filone da 500 mega diverrà inutilizzabile.

Il primo lungometraggio mandato in avanscoperta per saggiare il terreno e verificare l’interesse dell’utenza Internet per questo genere di distribuzione è Guinevere , un film prodotto da Miramax nel 1999 e piuttosto popolare negli Stati Uniti.

La speranza, per chi pagherà quei 3,49 dollari, è che i server di distribuzione del film siano più efficienti di quelli attualmente usati per il sito della Miramax che per tutta la giornata di giovedì non hanno fatto altro che andare in tilt rendendo il sito indisponibile.

Va da sé, comunque, che per Miramax il senso dell’esperimento – che fa seguito a precedenti sperimentazioni effettuate attraverso dei partner esterni – va ben al di là di eventuali problemi di distribuzione. E questo perché dà una prima attuazione alla “massima” che sarebbe stata pronunciata dai boss Miramax, Bob e Harvey Weinstein: “Combatteremo il fuoco con il fuoco. Se questo è il modo in cui la gente vuole avere i film, così glieli daremo”.

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Pubblicato il 19 gen 2001
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