Roma – Molti sviluppatori di videogame si rivolgono con crescente interesse al mercato del WAP. ” Kuju sta sviluppando titoli WAP per l’enorme potenziale di questo mercato. Sappiamo dove si può arrivare”, dice Ian Baverstock, il direttore dello sviluppo di Kuju. Una softwarehouse convinta che portare gli utenti WAP a giocare col proprio cellulare facendo finta di essere sui verdi prati di un campo da golf sia una cosa non solo fattibile, ma anche interessante e persino densa di profitti.
Kuju si dichiara soddisfatta di un accordo appena raggiunto con Nokia. Un accordo grazie al quale questo titolo verrà sviluppato, almeno a sentire gli sviluppatori, con la stessa cura con cui ci si dedica a “Train Simulator”, game commissionato da Microsoft per piattaforme Windows.
I giochi su WAP, spiegano all’azienda, non meritano minore attenzione. Secondo Kuju le telecomunicazioni, con le ultime tecnologie per connettersi ad internet, offrono interessanti profitti anche per le case di produzione videoludica.
Il confine tra cellulare e computer è destinato ad assottigliarsi?
Sembrerebbe di sì: le società di telefonini gareggiano per procurarsi il gioco più accattivante; alcuni di essi ricordano i primi videogiochi (come E-Maze, il simil-pacman di Ericsson). In futuro, con tecnologie telefoniche più sviluppate, s’imiteranno anche i software degli attuali computer? Ma forse è un sentiero perverso: i cellulari sono più adatti a giochi semplici, di breve intrattenimento; giochi più complessi, come quelli che Nokia ed altri stanno preparando, si scontrano con il mercato delle console portatili. Potrà mai il cellulare sostituirsi al Gameboy? E se questo accadesse, avrebbe successo? Un dubbio destinato a scardinare la tranquillità di chiunque.