UMTS in Italia? Questione d'anni

UMTS in Italia? Questione d'anni

Wind e Omnitel sono pessimisti: si dovrà aspettare ancora parecchio per la telefonia di terza generazione. Con l'incognita dei costi
Wind e Omnitel sono pessimisti: si dovrà aspettare ancora parecchio per la telefonia di terza generazione. Con l'incognita dei costi


Roma – Il futuro in Italia si spalancherà fra tre anni. Le reti di telefonia mobile 3G si diffonderanno pienamente nel nostro paese solo a partire dal 2004. Lo sostengono l’amministratore delegato di Wind Tommaso Pompei e l’alto funzionario Omnitel Paolo Bertoluzzo.

“Wind – ha spiegato ieri Pompei – ha cominciato a fare le prime installazioni UMTS e prevede d’essere pronto entro il primo semestre del 2002 con i primi segmenti di rete. Quindi, entro l’anno prossimo succederà qualcosa anche se ribadisco la mia convinzione che, come fenomeno di massa, l’UMTS esploderà solo nel 2004”.

Molto dipenderà, naturalmente, dalle tariffe del servizio per l’utente finale che, visto il peso avuto dall’acquisizione delle licenze, non saranno probabilmente tariffe “popolari”.

Bertoluzzo non è più ottimista del concorrente: “Ci vorrà il 2004 o, al massimo, la seconda metà del 2003 – spiega – perché l’Umts arrivi alla portata di tutti. Non è solo un problema di rete ma anche, e soprattutto, di terminali e servizi che saremo in grado di offrire. Comunque noi ora, dopo aver completato la copertura della rete nazionale alla fine dello scorso anno, stiamo testando con circa duemila clienti la tecnologia GPRS, vera rivoluzione nel campo delle telecomunicazioni e saremo pronti al lancio commerciale dei prodotti immediatamente prima o subito dopo la fine dell’estate”.

“Per tornare all’UMTS – ha sottolineato Bertoluzzo – inizieremo i test in alcune grandi città italiane nella seconda metà del 2002”.

I due avversari sono pronti sul campo di battaglia, ma nessuno è ancora disposto a suonare la carica sul fronte dell’UMTS. Sulle precedenti operazioni di Wind per l’UMTS, rimandiamo a questo articolo .


Wind, a detta di Pompei, è in una positiva fase d’espansione: “La crescita di Wind è sostenutissima, stiamo andando meglio di come ci aspettassimo nei piani originari”.

Pompei non ha risparmiato una frecciatina a Telecom : “Lo scorporo della rete Telecom è un passaggio obbligato e invito Antitrust e Authority ad intervenire. Mi chiedo se sia giusto che le condizioni di acquisizione del servizio da parte nostra siano diverse da quelle di Telecom. Credo che ci siano dei profili concorrenziali, regolatori e di politica industriale che vadano esaminati”.

Pompei si riferisce alla possibile divisione di Telecom in due società. Una che offra i servizi e un’altra che gestisca la rete. Tra Wind e Telecom non scorre davvero buon sangue: questa dichiarazione di Pompei a favore dello scorporo di Telecom va anche letta alla luce dello scontro in atto tra le due società.

L’astio tra i concorrenti rallenterà lo sviluppo della nuova tecnologia UMTS in Italia o ne sarà il motore? Dipende se l’inasprirsi della concorrenza diventerà lo stimolo ad installare le nuove reti prima del rivale; ma ci sono anche possibilità che gli avversari si ostacolino a vicenda, come già avvenuto in precedenza .

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Pubblicato il
17 mag 2001
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