IBM promette: presto hard disk da 400 GB

IBM promette: presto hard disk da 400 GB

Una nuova tecnologia, già utilizzata in alcuni modelli in commercio, consentirà ad IBM di produrre, entro un paio d'anni, hard disk fino quattro volte più capienti degli attuali, portando sul mercato di massa capacità di 400 GB
Una nuova tecnologia, già utilizzata in alcuni modelli in commercio, consentirà ad IBM di produrre, entro un paio d'anni, hard disk fino quattro volte più capienti degli attuali, portando sul mercato di massa capacità di 400 GB


San Jose (USA) – Trovare hard disk da 400 GB sui PC desktop potrebbe essere ormai questione di non più di un paio d’anni. Ad accorciare il percorso verso questa meta è IBM, che ha appena annunciato una nuova tecnologia in grado di superare gli attuali limiti fisici nella costruzione di dischi più capienti.

La nuova tecnica per incrementare fino a quattro volte l’attuale densità di memorizzazione di un hard disk porta il nome di “antiferromagnetically-coupled (AFC)” e consiste nel rivestire la superficie magnetica del disco con un sottilissimo strato di rutenio, un metallo prezioso simile al platino.

Questa “pellicola” a base di rutenio, che gli scienziati di IBM hanno simpaticamente soprannominato “polvere di fata”, stabilizza i campi elettromagnetici consentendo la memorizzazione dei bit su unità fisiche più piccole rispetto a quelle attuali, aprendo la strada, per il 2003, verso densità di memorizzazione di 100 miliardi di bit (Gbit) per pollice quadrato (contro i 20 milioni di media degli attuali hard disk).

La tecnologia AFC, già utilizzata in alcuni ambiti dello storage e al centro di ricerche anche da parte di altri produttori di hard disk, è già stata adottata da IBM nell’ultima generazione di dischi Travelstar rilasciati qualche settimana fa: la densità di memorizzazione al momento è di 25,7 Gbit per pollice quadrato.

IBM sostiene che questa tecnologia permetterà non soltanto di raddoppiare molto presto le capacità degli hard disk lasciando inalterati i costi per Gbit, ma consentirà altresì di produrre dischi più piccoli, leggeri ed in grado di consumare meno energia.

Durante gli ultimi 10 anni la densità di memorizzazione degli hard disk è raddoppiata all’incirca ogni 18 mesi, in linea con la crescita del numero di transistor nei chip (legge di Moore), mentre negli ultimi quattro anni questo trend ha visto il raddoppio di densità avvenire ogni 12 mesi.

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Pubblicato il
22 mag 2001
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