Ultimo miglio/ In 10mila possono lasciare Telecom

Ultimo miglio/ In 10mila possono lasciare Telecom

L'Autorità TLC decide di ampliare il numero di attivazioni quotidiane per chi vuole cambiare operatore. Clima bollente in Europa
L'Autorità TLC decide di ampliare il numero di attivazioni quotidiane per chi vuole cambiare operatore. Clima bollente in Europa


Napoli – Gli utenti che vogliono lasciare Telecom Italia e affidare il proprio doppino ad un altro operatore telefonico potranno farlo più facilmente: l’Autorità ha infatti deciso di ampliare a quota 10.000 giornaliere le utenze “in fuga” di cui Telecom dovrà garantire l’attivazione.

L’ampliamento è stato deciso perché l’Autorità ritiene che siano circa nove milioni coloro che potrebbero decidere di “sganciarsi” da Telecom Italia. Un numero elevato che ora potrà essere soddisfatto più rapidamente. In precedenza potevano lasciare Telecom non più di 5mila utenti al giorno.

La Commissione infrastrutture e reti (Cir) dell’Autorità ha aggiunto questa disposizione ad una serie di integrazioni alle linee guida che regolano la liberalizzazione del cosiddetto “ultimo miglio”. Una liberalizzazione che fino a questo momento è stata possibile a un numero limitato di utenti che hanno scelto di affidarsi ad altri operatori per i propri servizi di telefonia.

Le integrazioni comprendono anche la possibilità, per gli operatori che si trovano in co-locazione nelle centrali Telecom abilitate per l’ultimo miglio, di offrire servizi all’ingrosso. Secondo l’Autorità questa e altre misure consentono “agli operatori una piena trasparenza dei costi di co-locazione e della disponibilità dei siti”. Nei fatti, questo significa che operatori terzi potranno fungere da intermediari per la rivendita presso il pubblico dei servizi delle diverse compagnie.

L’Autorità non ha risparmiato un buffetto a Telecom, invitando l’ex monopolista “ad un più rigoroso rispetto delle norme in vigore in materia di unbundling”.

Le novità dall’Authority arrivano a poche ore dalla pubblicazione di un rapporto della European Competitive Telecommunications Association ( ECTA ), una importante associazione di settore secondo cui nell’Unione Europea si sta procedendo molto lentamente, troppo lentamente, nella liberalizzazione dell’ultimo miglio. “Se i politici – dice l’associazione – vogliono che i loro elettori ottengano la banda larga, devono mettere a punto meccanismi che consentano a compagnie terze di accedere alle linee di telecomunicazione del proprio paese”. Una presa di posizione che difficilmente piacerà agli ex monopolisti che, come Telecom in Italia, in molti paesi d’Europa detengono ancora un ruolo assolutamente centrale sul mercato delle TLC.

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Pubblicato il
20 lug 2001
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