Michael Jackson non si può copiare

Michael Jackson non si può copiare

Anche l'ultimo singolo della nota star sembra protetto da un sistema anti copia che ne impedisce la riproduzione sui lettori di CD-ROM
Anche l'ultimo singolo della nota star sembra protetto da un sistema anti copia che ne impedisce la riproduzione sui lettori di CD-ROM


Web – Pare che la moda di adottare, da parte delle major discografiche, CD audio integranti qualche esoterico, quand’anche non esotico, sistema anti pirateria, stia ormai dilagando.

Da quanto riporta il sito inglese NTK.net, non si salverebbe neppure Michael Jackson, il cui ultimo singolo, “You rock my world”, non può essere riprodotto sui lettori CD-ROM dei computer.

“Quando si inserisce nel lettore CD-ROM – descrive il corrispondente di NTK – il CD gira continuamente come se il drive stesse tentando di accedere alla TOC (Table Of Content) di un CD-R vergine o corrotto. Nessuno dei nostri lettori di CD tradizionali, professionali o domestici, ha invece mostrato problemi”.

Nell’articolo non si fa menzione di quale etichetta discografica abbia prodotto il CD, ma dalla descrizione del problema risulta evidente come queste prime copie del singolo di Michael Jackson adottino una delle protezioni anti copia già note, come quella di Macrovision , di SunnComm o di Midbar . Per tutte, la tecnica di base per rendere illeggibile un CD audio su un lettore CD-ROM è quello di introdurre errori casuali sulla traccia audio e nella TOC: errori che un tradizionale lettore di CD audio è in grado di correggere o ignorare, ma che mettono invece in crisi un drive per computer od un masterizzatore.

L’introduzione sul mercato, da parte delle case discografiche, di CD protetti, ha sollevato numerose contestazioni da parte dei consumatori, soprattutto perché spesso questi CD non riportano chiaramente a quali limiti d’utilizzo siano soggetti e perché, a detta degli audiofili, limiterebbero la fedeltà dell’audio. Gli esperti sostengono infatti che l’introduzione di errori sui CD finisce inevitabilmente per limitare la capacità di auto correzione dei lettori audio, traducendosi in una minore tolleranza a graffi, polvere ed altri danni alla superficie del disco. Un fattore che, secondo alcuni, già basterebbe per bandire dal mercato ogni CD protetto o, per lo meno, per ridurne sensibilmente il prezzo.

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Pubblicato il 24 set 2001
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