Media player sposati da uno standard

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Un'alleanza di colossi del settore promette interoperabilità fra formati di streaming on-line, ma MS e Real proseguono da sole
Un'alleanza di colossi del settore promette interoperabilità fra formati di streaming on-line, ma MS e Real proseguono da sole


Silicon Valley (USA) – Fondata nel dicembre 2000 da colossi come Apple, Cisco, Sun Microsystems, Philips e Kasenna, la Internet Streaming Media Alliance (ISMA) ha partorito le specifiche 1.0 di quella piattaforma intesa ad accelerare gli attuali standard IETF e MPEG per lo streaming di contenuti multimediali attraverso Internet.

L’obiettivo di questa “santa alleanza”, fra i cui membri si trovano anche AOL Time Warner, Dolby Laboratories, Lucent, Macrovision e Oki, è infatti quello di promuovere uno standard per lo sviluppo di soluzioni per lo streaming on-line cross-platform e multi-vendor: per gli utenti questo significherà poter riprodurre formati multimediali differenti con un solo plug-in.

Le specifiche ISMA 1.0 prevedono due diversi profili: uno pensato per lo streaming audio/video sulle reti wireless e a banda stretta, in presenza di piccoli dispositivi come PDA e telefoni cellulari; ed uno pensato per le reti a larga banda ed i dispositivi più complessi, come set-top box e personal computer.

La specifiche proposte dall’alleanza si basano sulla tecnologia standard MPEG-4 e definiscono in modo esatto quali, fra le funzionalità offerte dal noto formato di compressione audio/video, devono essere implementate sul server, sul client e sui componenti intermedi per garantire interoperabilità fra differenti soluzioni di streaming.

Il motto dell’ISMA è “un solo standard, una sola codifica”, un concetto che l’organizzazione no-profit spera di estendere rapidamente a tutta l’industria del settore a partire dal prossimo anno, quando verrà completato il programma di conformità allo standard. L’ISMA sostiene che lo standard potrà “garantire ai consumatori che i loro investimenti nei dispositivi di media streaming non diventino obsoleti” offrendo alla stessa industria “grossi risparmi nei costi ed una larga accettazione da parte dei consumatori”.

Sebbene le ambizioni di ISMA siano grandi, l’ampia accettazione di uno standard per l’interoperabilità fra i diversi formati proprietari in circolazione potrebbe incontrare un muro proprio nei due massimi leader di questo mercato, Microsoft e RealNetworks, entrambe apparentemente disinteressate ad entrare in un’alleanza che, secondo alcuni, potrebbe agevolare le avversarie.

Secondo un’indagine di Nielsen/NetRatings, il fertilissimo mercato dello streaming multimediale è spartito in larga maggioranza fra tre soggetti: RealNetworks, che con il suo RealPlayer vanta 44,3 milioni di utenti; Microsoft, che con il Windows Media Player ha collezionato 21,8 milioni di utenti; ed Apple, che con QuickTime raggiunge 13,5 milioni di utenti.

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Pubblicato il 9 ott 2001
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