IBM e Microsoft per la sicurezza dei Web service

IBM e Microsoft per la sicurezza dei Web service

I due big, insieme a Verisign, propongono un insieme di specifiche su cui far nascere lo standard per la sicurezza dei Web service
I due big, insieme a Verisign, propongono un insieme di specifiche su cui far nascere lo standard per la sicurezza dei Web service


Milano – I Web service vengono visti dall’industria come i mattoni con cui costruire quell’infrastruttura di applicativi/servizi – due concetti destinati a collimare – che servirà per dare inizio ad una seconda – e si spera più coscienziosa – fase della new economy. A sottolineare l’importanza dei Web service vi è il ruolo che questi avranno nel traghettare il software verso il Web, innescando di fatto una delle maggiori rivoluzioni nella storia dell’informatica. In prospettiva, quando basterà un browser e una connessione a larga banda per accedere ad applicativi e giochi, i sistemi operativi potrebbero perdere parte della loro attuale importanza, divenendo – soprattutto per gli utenti desktop – una sorta di mega-interfaccia al “sistema operativo globale”: il Web.

Proprio a causa del ruolo cruciale giocato nel prossimo futuro dai Web service, l’industria è apparsa da subito concorde nella necessità di costruire questa nuova componente del Web su tecnologie standard e, quando possibile, aperte. Un’esigenza tesa ad evitare due grandi e opposti rischi: il primo è che la tecnologia dei Web service possa essere monopolizzata da un solo nome; il secondo è questa stessa tecnologia venga frammentata in tante componenti proprietarie, pregiudicando così il successo stesso dei Web service e del nuovo modello di business ad essi legato.

Non stupisce dunque che nell’ultimo anno gli standard e i consorzi di aziende legati ai Web service si siano moltiplicati. Uno dei più importanti organi di standardizzazione del settore è l’Organization for the Advancement Of Structured Information Standards ( OASIS ), fra i cui membri si trovano elencati praticamente tutti i maggiori soggetti interessati in qualche modo ai Web service. Ed è proprio a questa organizzazione che Microsoft e IBM, insieme a VeriSign, hanno ora presentato le specifiche del WS-Security, uno dei primi standard per i Web Service a supportare, integrare e unificare diversi preesistenti modelli e tecnologie di sicurezza.

WS-Security, verso cui hanno già annunciato pieno appoggio aziende come Sun, Intel e Cisco, ha l’obiettivo di fornire una soluzione standard alle problematiche di sicurezza relative ai Web service, rendendo altresì possibile la piena interoperabilità fra piattaforme differenti. Quello della sicurezza è un fattore cruciale per il successo di una tecnologia, quella dei Web service, fondata su luoghi insicuri per antonomasia: le reti.

Le specifiche WS-Security definiscono un insieme di estensioni allo standard SOAP (Simple Object Access Protocol) – lo stesso, insieme a XML, su cui poggiano tutte le principali piattaforme di Web service – che consentono l’implementazione di funzionalità per l’integrità e la confidenzialità dei dati.

Verisign, una delle tre promotrici dello standard WS-Security, ha sviluppato la piattaforma di sicurezza Digital Trust Services , uno standard appoggiato da diversi colossi del settore, fra cui Microsoft, Sun, IBM e BEA, che consente l’integrazione, nei Web service, di funzionalità per l’identificazione, l’autenticazione e l’autorizzazione.

Lo scorso febbraio Microsoft, IBM e BEA hanno dato vita alla Web Services Interoperability Organization ( WS-I ), un consorzio con cui i tre giganti, insieme ad altre aziende del settore, sperano di dare maggiore coerenza al mercato dei Web service garantendo una base di compatibilità fra piattaforme differenti.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
1 lug 2002
Link copiato negli appunti