Tariffe/ Monti: la grande delusione

Tariffe/ Monti: la grande delusione

Il ruolo degli operatori dominanti in tutta Europa soffoca la competizione e dopo anni dalla liberalizzazione il Vecchio Continente è ancora quasi fermo. Tutti contro tutti e Monti contro chi non sta alle regole
Il ruolo degli operatori dominanti in tutta Europa soffoca la competizione e dopo anni dalla liberalizzazione il Vecchio Continente è ancora quasi fermo. Tutti contro tutti e Monti contro chi non sta alle regole

Roma – Ma quale sviluppo veloce della banda larga! Ma quale ribasso delle tariffe con una maggiore competizione! Il Commissario europeo Mario Monti ieri a Bruxelles, dove si sono riuniti i protagonisti delle TLC europee, ha avuto modo di bacchettare tutti, in particolare gli operatori dominanti che di fatto ostacolano in molti paesi lo sviluppo del mercato, della rete e delle nuove soluzioni tariffarie.

Monti ha spiegato di ritenere davvero insufficienti i progressi fatti: “Nonostante gli sforzi fatti dalle autorità pubbliche a livello nazionale (Italiano, ndr) ed europeo, i risultati del processo di liberalizzazione dell’Ultimo Miglio sono deludenti”.

Tutto questo non può non suscitare l’energica reazione della Commissione, che promette attraverso Monti l’avvio di una nuova fase. “Dopo essersi a lungo concentrata sui temi del diritto d’accesso e della distorsione dei prezzi – ha spiegato – potrebbe ampliare presto il proprio campo di azione anche al tema della discriminazione”.

Ciò a cui si riferisce il Commissario è quanto denunciato, non solo in Italia, da nugoli di operatori concorrenti che accusano e denunciano gli “incumbent” (gli ex monopolisti come Telecom Italia nel nostro paese) di praticare condizioni di accesso alle infrastrutture assolutamente incompatibili con il mercato. Secondo cinque grandi operatori europei, tra i quali Wind e Cable&Wireless, la Commissione deve lavorare per separare la gestione delle infrastrutture degli incumbent da quella amministrativa.

“Credo – ha aggiunto Monti – che non vi sia fumo senza fuoco e che le numerose proteste da parte di operatori locali ed europei riflettono effettivamente i problemi della concorrenza”.

il commissario Mario Monti Delle parole di Monti non sembra preoccuparsi Telecom Italia che attraverso Riccardo Perissich, direttore degli affari pubblici ed economici, ha fatto sapere che dall’incontro di Bruxelles Telecom Italia “esce promossa” anche perché avrebbe fatto sull’Ultimo Miglio più di tutti, con la sola eccezione della Germania.

Ma se da un lato proprio sulla Germania, come su Grecia e Portogallo, la Commissione sta indagando per sospetti ostacoli nell’accesso alle infrastrutture da parte degli operatori concorrenti, dall’altro la Commissione sull’Ultimo miglio intende andare fino in fondo, poiché da quello dipende la riduzione delle tariffe telefoniche europee, considerate troppo elevate, nonché lo sviluppo della banda larga per Internet.

Monti, deluso dalla situazione attuale, ha dichiarato di ritenere che “il quadro generale è opaco” a due anni da quando i leader europei identificarono “un bisogno urgente per l’Europa di sfruttare rapidamente le opportunità della nuova economia e in particolare di Internet”. Monti ha spiegato che quanto hanno fatto gli incumbent in alcuni paesi può essere paragonato ad una “semplice sperimentazione”.

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Pubblicato il
9 lug 2002
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