Il Wi-Fi di Philadelphia fa bene a tutti

Il Wi-Fi di Philadelphia fa bene a tutti

Abbonamenti scontati per i meno abbienti, iniziative benefiche e un megabit di banda al secondo: queste le caratteristiche dei 232 KM di banda larga che coprirà la metropoli americana entro la primavera
Abbonamenti scontati per i meno abbienti, iniziative benefiche e un megabit di banda al secondo: queste le caratteristiche dei 232 KM di banda larga che coprirà la metropoli americana entro la primavera


Philadelphia (USA) – Philadelphia si distingue non solo per essere la “città dell’amore fraterno”, ma anche perché mantiene le promesse. Nel 2005 si parlava dell’implementazione di un grande progetto wireless metropolitano nel rispetto della “Internet equality”, adesso è quasi realtà.

Grazie alla partnership della municipalità con il provider EarthLink sarà completata in primavera la rete wireless: ben 232 chilometri quadrati di “etere connettivo”.

Il provider statunitense si farà carico del noleggio di quattro mila lampioni, dotati di antenne Wi-Fi. Al costo di 74 dollari l’uno, le casse comunali incamereranno circa 300 mila dollari all’anno. Inoltre gli introiti di EarthLink provenienti dalla commercializzazione dei servizi di accesso wireless saranno decurtati del 5%, una revenue share che sarà devoluta a Wireless Philadelphia – l’organizzazione non-profit che si è occupata fin dalla prima ora del progetto – per iniziative benefiche. Già, perché l’onda wireless coinvolgerà anche i meno abbienti : 10 mila computer e corsi gratuiti per i bambini e famiglie a basso reddito.

Inoltre, per quasi 25mila nuclei familiari, verrà applicata una tariffa wireless broadband di soli 9,95 dollari mese. Il Comune e altri enti locali potranno disporre di accessi gratuiti o estremamente scontati. EarthLink ha promesso che i normali canoni di abbonamento non supereranno i 20 dollari al mese , inoltre la fornitura in outsourcing delle strutture per altri provider sarà di circa 12 dollari ad accesso.

In base alle stime di Wireless Philadelphia, EarthLink investirà nel progetto circa 20/22 milioni di dollari per l’implementazione e il mantenimento della Rete. La velocità certificata e attesa per il nuovo servizio Wi-Fi è di 1 megabit al secondo .

“Sono convinto che raggiungeremo un numero di abbonati compreso fra i 50 e 80 mila entro la fine del prossimo anno. Per quanto riguarda le altre città non so se gli operatori riusciranno ad ottenere concessioni come la nostra. Per ora siamo interessati solo al bando di Chicago”, ha dichiarato Donald Berryman, presidente della divisione municipal networks di EarthLink.

Negli Stati Uniti, infatti, dall’anno scorso è scattata la voglia del wireless municipale. St.Louis , New Orleans e San Francisco sono solo alcune delle avanguardie, e comunque ogni progetto si distingue per modelli economici diversi.

Ad esempio, Cincinnati è balzata all’onore delle cronache perché non solo disporrà di una rete Wi-Fi gratuita, ma anche priva di pubblicità . Gli utenti, insomma, non dovranno passare il tempo a chiudere pop-up o perdere la vista su fastidiosi banner.

Anche in questo caso dirige i lavori un’organizzazione non profit chiamata Lily Pad , sostenuta dalla municipalità e da Time Warner Cable . “Abbiamo visto gli altri progetti Wi-Fi delle altre città, ma noi non vogliamo caricare finanziariamente questa iniziativa sulle istituzioni o sui cittadini”, ha dichiarato Ryan Rybolt, co-fondatore di Lily Pad.

Il modello economico adottato assomiglia a quello sperimentato per alcune autostrade, sotto il programma ” Adopt A Highway “. Lily Pad sfrutterà il volontariato, donazioni e sponsorizzazioni. “Una famiglia può finanziare (la connessione, ndr.) un caseggiato anche con solo 150 dollari al mese e un’area più grande per 500 dollari al mese”, ha aggiunto Rybolt. “Lily Pad non riceve soldi dalla città, dallo Stato o dal Governo. Questo è un progetto al 100% volontario, Lily Pad è un’entità non profit per individuare e gestire sponsorizzazioni business e individuali. Non c’è bisogno di tappezzare con la pubblicità un intero caseggiato o la web-sfera”.

Dario d’Elia

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Pubblicato il
3 mar 2006
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