Pechino: ma quale censura?

Pechino: ma quale censura?

Qualcuno si è offeso per l'intervento del delegato cinese al forum sulla governance di internet ad Atene. A suo dire in Cina non si pratica alcuna censura sui mezzi di comunicazione digitali
Qualcuno si è offeso per l'intervento del delegato cinese al forum sulla governance di internet ad Atene. A suo dire in Cina non si pratica alcuna censura sui mezzi di comunicazione digitali

Atene – Il mondo ha appreso nelle scorse ore per bocca di un alto funzionario cinese, rappresentante della Cina al Forum sulla governance di Internet che le notizie sulle censure cinesi in Internet sono false .

Come riporta l’ Herald Tribune , il delegato Yang Xiaokun ha spiegato che “in Cina non abbiamo alcun genere di restrizioni. Non abbiamo software che blocca siti Internet, semmai a volte non riusciamo ad accedervi, ma questo è un problema diverso”. Yang ha preso ad esempio il sito della BBC , negando quello che sostengono altri delegati al Forum, ovvero che non vi si possa accedere.
Non solo. “Alcuni dicono – ha anche dichiarato – che ci sono giornalisti in Cina che sono stati arrestati. Noi abbiamo centinaia di giornalisti in Cina. Molto pochi sono stati arrestati. Ma ci sono criminali in tutte le società e noi dobbiamo fermarli. Ma questi sono problemi legali, non hanno niente a che vedere con la libertà di espressione”.

Tutto falso, dunque, non vuol dire nulla se i principali motori di ricerca occidentali appaiano in versione modificata agli utenti cinesi, se i siti politici siano nel mirino della polizia o i blogger finiti nel tritacarne della giustizia cinese non si contino più. Falsi anche i rapporti delle organizzazioni internazionali che si occupano di diritti civili: pensavano di occuparsi di filo-democratici invisi al regime e invece aiutavano incalliti criminali a farsi pubblicità a spese di un paese trasparente. Falsa anche l’esistenza di un esercito di censori che in Cina tiene d’occhio le comunicazioni via Internet. Meglio così.

Update
Declan McCullagh, che molti conoscono come il fondatore di Politechbot.com , sostiene dati alla mano che a mentire sapendo di mentire è, invece, il delegato cinese. Acciderboli!

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Pubblicato il
2 nov 2006
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