Più foto per Twitter

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Il servizio di microblogging continua ad arricchire il valore multimediale dei suoi contenuti. Estendendo le funzioni e le possibilità ben oltre quelle di un semplice messaggio di testo
Il servizio di microblogging continua ad arricchire il valore multimediale dei suoi contenuti. Estendendo le funzioni e le possibilità ben oltre quelle di un semplice messaggio di testo

Il paradigma dell’SMS sta per essere dimenticato: le nuove funzioni appena presentate da Twitter, relative a foto e “tag” di chi vi è ritratto, espandono le capacità comunicative del servizio di microblogging un tempo composto unicamente di 140 caratteri. Twitter si muove per assomigliare un po’ di più a Facebook , pur mantenendo una propria identità: è solo uno degli espedienti che il servizio di social broadcasting sta tentando per mantenere e consolidare la propria visibilità e l’importanza che riveste nel paniere comunicativo dei navigatori.

Come spiegato da un messaggio sul blog ufficiale , le ultime release delle app Twitter per iOS e Android (quest’ultima ancora da rilasciare ) incorporano la possibilità di allegare ben quattro fotografie a ciascun post pubblicato tramite gli smartphone : il sistema si preoccuperà di fondere gli scatti in un collage che verrà trasformato in una singola immagine pubblicata assieme al tweet, perfettamente fruibile poi anche dal sito (che per ora permette ancora soltanto di allegare una sola immagine).

In più, Twitter ha introdotto anche la possibilità di “taggare” i protagonisti di una foto: si possono indicare fino a 10 protagonisti di uno scatto, a cui verrà notificata la pubblicazione dell’immagine, senza che questo costi prezioso spazio-caratteri, sempre troppo risicato. È il primo passo in quell’arricchimento dei contenuti di un messaggio di cui si parla da qualche tempo: non tutte le informazioni debbono essere compresse in 140 caratteri , e Twitter aumenta l’espressività del proprio servizio sfruttando un paradigma che ha già riscosso molto successo su Facebook.

Entrambe le funzionalità descritte per ora sono limitate al mobile: una scelta che dice qualcosa sulle priorità di Twitter, ma che comunque presto o tardi dovrà trovare spazio anche sul servizio fruito comunemente attraverso il browser. Aumentando le possibilità, comunque, aumentano anche le accortezze necessarie per gestire questa ritrovata socialità di Twitter: ci sono nuovi controlli nella sezione dedicata alla configurazione della privacy a cui dare un’occhiata, per decidere chi sia autorizzato a richiamare il proprio profilo tramite tag in una foto.

Queste novità si affiancano comunque ad altri sviluppi che si stanno avvicendando in seno al tecnofringuello: archiviata l’esperienza musicale attuale, Twitter sembra intenzionato a rilanciare gli sforzi di creare una autentica conversazione musicale tramite l’hashtag #music, anche arricchendola con le funzionalità garantite da partnership strette con Spotify, Rdio e Vevo. E non è neppure l’unica sperimentazione che viene condotta a San Francisco: Twitter è tentata di semplificare la denominazione dei “retweet” in un più semplice “share”, proprio come su Facebook, al cui paradigma potrebbe assomigliare di più anche la pagina del profilo dei singoli utenti.

Nonostante le apparenze, é improbabile che Twitter si appiattisca sulle modalità di funzionamento e comunicazione tipiche di Facebook : ma così come Zuckerberg ha mutuato l’idea degli hashtag dalla concorrenza, allo stesso modo il CEO di Twitter Dick Costolo potrebbe adottare le soluzioni altrui per fare felici utenti e investitori.

Luca Annunziata

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Pubblicato il 28 mar 2014
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