Pillole wireless contro i colpi di calore

Pillole wireless contro i colpi di calore

Sempre più squadre di football americano stanno utilizzando una pillola wireless per monitorare dall'interno la temperatura corporea degli atleti
Sempre più squadre di football americano stanno utilizzando una pillola wireless per monitorare dall'interno la temperatura corporea degli atleti

Philadelphia – Si chiama CorTemp ed è la prima pillola elettronica destinata al grande pubblico. Prodotta dagli statunitensi di HQ Inc. , il dispositivo è un piccolo sensore termico progettato per rimanere all’interno del corpo umano senza causare alcun danno – il suo involucro in silicone e resina epossidica è perfettamente compatibile con i tessuti umani.

Attraverso un microtrasmettitore a radiofrequenza , alimentato a batteria, la pillola permette di telerilevare la temperatura corporea e la frequenza cardiaca direttamente dallo stomaco dei soggetti. “Il funzionamento è piuttosto semplice”, spiega il presidente della HQ Inc., Bill Hicks: “All’interno della capsula c’è un minuscolo cristallo che produce una frequenza proporzionale alla temperatura circostante – rilevando questa frequenza, un microchip trasmette i dati ad un elaboratore esterno”.

Sviluppata nel 1980 alla John Hopkins University , la tecnologia CorTemp è largamente diffusa in ambiti militari, aerospaziali e biomedici per tenere sempre sotto controllo le condizioni di soldati, astronauti e pazienti.

Il termopillolo Ma questa è la prima volta che HQ Inc. si apre al grande mercato , rivolgendosi ai professionisti dello sport. Infatti le pillole permettono di costruire un precisissimo sistema per la prevenzione dei colpi di calore , una evenienza talvolta fatale che in più occasioni ha colpito giocatori di football americano. Squadre leggendarie come i Minnesota Vikings hanno annunciato di voler adottare la tecnologia già da questo campionato NFL .

Il prezzo di ciascuna pillola oscilla tra i 40 ed i 60 dollari . Ogni rilevatore costa fino a 4000 dollari, a seconda del modello: i dispositivi da abbinare agli endosensori possono assumere la forma di piccoli computer palmari come di server assai più ingombranti.

E la sicurezza ? Apparentemente non sembrano esserci grossi rischi: “I sensori non sono intrusivi e possono rimanere nell’organismo fino ad un periodo di nove giorni, anche se solitamente vengono espulsi in una giornata”, dichiarano soddisfatti i produttori. Tuttavia, spulciando le condizioni di garanzia che coprono il prodotto, emerge un particolare inquietante: l’azienda non si assume alcuna responsabilità per eventuali danni fisici causati da CorTemp.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il 22 lug 2005
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