Piove, inondazioni viola in rete

Piove, inondazioni viola in rete

L'artista più vanesio della scena musicale internazionale ne fa un'altra delle sue, e spazza via le immagini scattate dai fan disponibili su Internet. E i fan si organizzano: lo fermeremo
L'artista più vanesio della scena musicale internazionale ne fa un'altra delle sue, e spazza via le immagini scattate dai fan disponibili su Internet. E i fan si organizzano: lo fermeremo

Prince, The Artist, l’uomo-guardaroba dai tanti nomi, capriccioso e con uno spirito da bastian contrario, ha deciso che la Rete non è più degna della sua istrionica e ricercata immagine . Per correre ai ripari dall’uso e – a dire suo e dei suoi avvocati – abuso di tale icona, il musicista ha costretto i tre maggiori fansite a lui dedicati a cancellare immagini, cover degli album, persino i testi delle canzoni e quant’altro riconducibile alla suddetta icona. Una mossa che, per quanto non nuova e tipica del personaggio, potrebbe rivelarsi controproducente oltre il previsto.

I siti in oggetto, Housequake.com , Princefans.com e Prince.org , non solo devono far sparire tutto quanto è proprietà e immagine di Prince, ma dovranno provvedere a fornire “considerevoli dettagli sui mezzi con cui vi proponete di risarcire i nostri clienti (Paisley Park Entertainment Group, NPG Records ed AEG) per i danni”, dice la missiva ricevuta dagli interessati.

Le foto... proliferano

L’iniziativa segue il solco dei tentativi già intrapresi da The Artist per tamponare il proliferare senza freni di materiale protetto , contenuti multimediali proprietari e persino innocenti riutilizzi dei suddetti. A Prince non stanno bene i video di YouTube , e nemmeno i filmati amatoriali con dentro il sottofondo gracchiante di una sua vecchia canzone.

Prince sarebbe talmente interessato al controllo del materiale di rete di sua pertinenza – o presunta tale – che secondo quanto riporta Guardian Unlimited è solito monitorare il traffico web dal complesso discografico di sua proprietà a Minneapolis. La qual cosa appare in palese contrasto con l’ultima iniziativa del musicista contro la sua etichetta, che lo ha portato a regalare il suo ultimo mix “fatto in casa” con una copia domenicale del quotidiano inglese Mail . In questo caso, The Artist ha pensato poco agli interessi e molto a mettere alla berlina la centralità tentacolare delle major del disco e la loro poderosa macchina da soldi , capace in un sol colpo di schiacciare sia gli ascoltatori che i musicisti stessi.

Per Alex Burmaster, analista di Nielsen Online , la paradossale diffida ai fan site è “il marchio di un uomo che va sempre controcorrente in un tempo in cui gli altri artisti e le rispettive etichette stanno improvvisamente abbracciando il fenomeno del social media”. Questa volta però, la cosa potrebbe avere effetti collaterali piuttosto pesanti , dicono altri esperti. “Puoi far cessare certe cose – sostiene Caroline Kean, partner dello studio legale Wiggin – ci sono gli strumenti legali per farlo. Il motivo per cui non viene fatto è in parte pratico, perché ci sono così tante immagini in giro, e anche a causa della cattiva pubblicità che si ottiene dal perseguire i fan più sfegatati. Molti artisti si sono ben presto resi conto che era controproducente”.

Dal canto loro, i siti web coinvolti nella bufera mediatico-multimedial-legale si sono uniti in una coalizione battezzata Prince Fans United , e promettono di dare battaglia fino all’ultimo: per loro, la lettera di cease and desist serve solo a zittire tutti i commenti critici su Prince , una missiva che arriva a chiedere persino di eliminare foto di tatuaggi e targhe automobilistiche di proprietà dei fan. Il tutto ha insomma un sapore di “censura”, che secondo una portavoce della campagna PFU è mirata alla modifica del passato da parte dell’artista , alla ricerca costante di una maschera rinnovata da mettere in scena per il piacere degli appassionati del genere.

Piuttosto ironicamente, in tutta risposta al pugno duro usato da Prince contro materiale che contribuisce in maniera sostanziosa alla sua fama, il Guardian ha pubblicato una galleria di foto per la gioia di fan e curiosi, che in questo caso non corrono rischi di finire denunciati visto che il diritto di cronaca, almeno per ora, ancora non è stato preso di mira da The Artist .

Alfonso Maruccia

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
8 nov 2007
Link copiato negli appunti