PSJailbreak, ritorno al downgrade

PSJailbreak, ritorno al downgrade

Il team a cui si deve l'inizio dell'era "homebrew" di PlayStation 3 è tornato. Con il downgrade degli ultimi firmware realizzati da Sony. In attesa di crackare anche quelli
Il team a cui si deve l'inizio dell'era "homebrew" di PlayStation 3 è tornato. Con il downgrade degli ultimi firmware realizzati da Sony. In attesa di crackare anche quelli

Le restrizioni DRM di PlayStation 3 hanno fatto crack una volta , e ora per Sony sarà difficile se non impossibile tornare indietro. La corporation nipponica ha provato in tutti i modi a inibire la modifica del codice operativo della sua console videoludica, ma una nuova iniziativa del team dietro la chiavetta USB PSJailbreak apre nuovamente le porte all’homebrew e all’uso di codice non autorizzato .

Dopo aver individuato la falla utile a far girare codice “unsigned” nel firmware 3.41, quelli di PSJailbreak e gli smanettoni interessati allo sviluppo della “scena” PS3 si erano dovuti confrontare con i nuovi firmware 3.42 e 3.50 rilasciati da Sony: il primo chiudeva l’expolit usato nella versione di firmware precedente, mentre il secondo rinforzata ulteriormente le restrizioni di utilizzo di accessori USB di “terze parti” non ufficiali.

Capitolo chiuso? La storia dell’informatica e delle console videoludiche insegna tutt’altro, e infatti gli smanettoni sono tornati alla ribalta con un nuovo hack pensato per eseguire il downgrade dei firmware successivi alla versione 3.41. Il nuovo “dongle” di PS Jailbreak è ora in grado di inibire le nuove misure di sicurezza implementate da Sony negli ultimi aggiornamenti permettendo l’installazione del vecchio firmware .

La naturale conseguenza del downgrade è naturalmente la possibilità di poter nuovamente caricare codice unsigned sulla PS3: la console torna a essere terra di conquista di software fatto in casa, loader di ISO di “backup” e ogni sorta di hack, mentre cresce l’attesa per la distribuzione di un firmware modificato (sempre basato sulla versione 3.41) capace di far girare anche i nuovi giochi ufficiali che obbligano all’installazione delle ultime versioni del codice di Sony.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
18 nov 2010
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