Quei provider gratuiti ci marciano

Quei provider gratuiti ci marciano

L'odissea di messaggi perduti e mai ritrovati porta a considerare l'effettiva qualità dei provider che offrono servizi per così dire gratuiti. L'impressione è che quando l'utenza aumenta si utilizzino mezzucci per tenersi a galla
L'odissea di messaggi perduti e mai ritrovati porta a considerare l'effettiva qualità dei provider che offrono servizi per così dire gratuiti. L'impressione è che quando l'utenza aumenta si utilizzino mezzucci per tenersi a galla


Roma – Gentile Redazione, sono un vostro abbonato (felice) da qualche tempo ormai, e vi chiedevo se per caso non abbiate già trattato in Italia quelle che sembrano essere le “toppe” dei grandi provider “gratuiti” alla carenza di strutture. Lo scrivo perché siete ormai gli unici che sembrate sensibili a questo tipo di tematiche, relative alla difesa di diritti del “consumatore telematico”.

Mi spiego meglio: gestisco una piccola rete, su cui faccio essenzialmente piccolo web hosting, applicativi distribuiti, e ovviamente anche email. Un giorno mi chiama un cliente lamentando che da un grosso provider “Gratuito” italiano non si riceve posta. I messaggi di ritorno al mittente dicono che: “message rejected due internal error”.

Sembra quindi che sia il MIO server SMTP ad avere un problema “interno”. Ebbene, vado a controllare, e nessuno dei server SMTP è MAI stato contattato per inviare il messaggio! Non è mai stata stabilita una connessione sulla porta 25, insomma.

Tempo dopo, altro grande provider gratuito, il cliente mi dice che da lì non si riesce ad inviare posta verso i miei indirizzi. Quando ci provano, ricevono indietro un bel “message rejected: exceeded message size”.

Piccolo problema: rivolgendomi ad un’utenza professionale e limitata nel numero, NON ho MAI settato alcun limite alla dimensione dei messaggi. Per la precisione, il software NON è in GRADO di fare quel controllo, visto che ho disabilitato questa funzione alla compilazione.

Dai log risulta che il server SMTP del mittente non ha MAI nemmeno tentato di contattare la mia macchina, anche stavolta. Ovviamente, nello stesso periodo altre centinaia di email e svariate mailing list giravano serenamente.

Infine, terzo problema: uno dei grossi provider italiani “gratuiti” è finito nelle liste dell’UCE, ovvero è registrato come spammer. Il mio server SMTP non accetta posta da questi dominii, rispondendo “we don’t accept emai from spammer ISPS”.

Bene, quando gli utenti di quel provider tentano di inviare email a noi, gli torna indietro un messaggio che dice: “routing problem encontered while sending message to:” Insomma, si sono sostituiti il messaggio di ritorno per non fare la figura? che meritano.

La cosa che scoccia è che si nota in questa sostituzione un intento malizioso, quello di dare al provider destinatario una colpa che è del provider mittente.

La mia impressione è che questi provider gratuiti stiano crescendo nell’utenza ma non investano poi nelle infrastrutture, inventandosi dei giochini come i falsi messaggi per coprire una amministrazione di sistema carente e dei server che non riescono a far fronte e tutto il traffico.

Ho già avvisato i miei clienti del fatto che NON accetto più lamentele riguardo a disguidi che coinvolgano anche abbonamenti gratuiti… ma quanti di noi “piccoli” hanno il tempo di debuggarsi questo tipo di problemi?

Sarebbe interessante sapere se avete già avuto segnalazioni riguardo a questo progressivo degradarsi della qualità dei servizi gratuiti…

saluti,
Enrico Fusi

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Pubblicato il
29 mar 2001
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