Saranno diversi gli iPhone di TIM e Vodafone

Saranno diversi gli iPhone di TIM e Vodafone

Morse - Un duplice comunicato stampa dei due operatori svela qualcosa, ma non tutto. Leggiamo tra le (poche) righe per capire
Morse - Un duplice comunicato stampa dei due operatori svela qualcosa, ma non tutto. Leggiamo tra le (poche) righe per capire

update ore 13 – Roma – La data sui due comunicati stampa di Tim e Vodafone è la medesima, mentre le notizie sono, a nostro avviso, molto differenti.

Nel caso di Vodafone, si conferma lo scoop fatto da Morse alcuni mesi fa, dove in anteprima mondiale svelavamo che l’operatore aveva firmato un accordo con Apple per lanciare l’iPhone in versione 3G in molti dei paesi in cui era presente.
Ovviamente la notizia era vera, nonostante i dubbi sollevati da molti altri siti e gli sfottò lanciati da diverse communities. D’altra parte, il nostro mestiere è quello di riportare le notizie così come le scoviamo, non sta a noi renderle convincenti.

Il comunicato di Vodafone elenca i paesi in cui l’iPhone verrà lanciato entro l’anno, e noi di Morse sappiamo per certo (da molti mesi) che si riferisce all’iPhone in versione UMTS.

L’altra notizia ufficializzata oggi riguarda Tim: l’operatore italiano faceva la corte ad Apple dallo scorso autunno, ma per una serie di ragioni l’accordo non si chiudeva, nonostante i “rumors” abilmente sussurrati da qualcuno (l’ufficio stampa Telecom Italia?) a diversi giornalisti dei maggiori quotidiani italiani. Solo a ridosso del Mobile World Congress di Barcellona si era compreso che un qualche accordo con Apple sarebbe presto giunto, grazie alla mediazione di Telefonica, neo-azionista del nostro ex monopolista delle telecomunicazioni. Anche questa notizia la avevamo data fin da Gennaio , anche se le tempistiche del tutto sono poi slittate di alcuni mesi.

Difatti è solo alla fine di Marzo che un viaggio-missione dell’AD di Telecom Franco Bernabè negli USA portava al risultato ufficiosamente svelato ai cronisti del Sole 24 Ore prima e di La Repubblica alcuni giorni dopo (entrambi arrivavano almeno tre mesi dopo di noi). Risultato che oggi traspare in un comunicato telegrafico, ovviamente passato – come quello di Vodafone – per il rigidissimo vaglio dell’ufficio marketing di Apple. Già, ma qual è questo risultato? A leggerlo, il comunicato parrebbe identico a quello dell’operatore concorrente. Ma ci sono alcuni “dietro le quinte” che potrebbero portare ad una lettura differente.
Vediamoli.

Primo: sappiamo che Vodafone stava da tempo testando l’iPhone UMTS sulla propria rete, mentre in Telecom Italia non ne hanno ancora visto nemmeno uno.
Secondo: sappiamo che l’iPhone UMTS sarà un terminale di fascia business, di minor dimensione e presumibilmente dotato di tasti fisici aggiuntivi a quello già presente, e l’operatore meglio orientato verso la clientela business è notoriamente Vodafone.
Terzo: Telecom Italia sta testando da mesi sulla propria rete l’iPhone in versione Edge, ed è per quel terminale che si è svolta la trattativa con Apple. Un ribaltamento di oggetto dell’ultimo minuto ci parrebbe improbabile.

Tutti questi dati ci fanno propendere per una conferma della notizia che già conoscevamo da molto tempo: in Italia vedremo tra poche settimane l’iPhone Edge offerto da Telecom Italia (presumibilmente lanciato durante la convention di fine maggio), mentre quello UMTS verrà proposto da Vodafone dopo l’estate.

Potrebbero anche esserci degli accordi intermedi, per cui Telecom potrebbe lanciare l’UMTS alcune settimane o mesi dopo Vodafone, oppure che ne riceverà dei quantitativi limitatissimi per non essere costretta ad ammettere di non aver potuto ottenere la versione più prestigiosa del gioiello di casa Apple. Ma questo non lo capiremo né dai comunicati stampa né tantomeno dalle notizie che verranno rilasciate sulle reti commerciali. Lo si vedrà sul mercato.

L’altro elemento caratteristico dell’offerta italiana è che l’iPhone non potrà essere lockato per più di sei mesi nella versione Edge né in quella UMTS senza comodato gratuito. Dopo i sei mesi, l’operatore deve rendere disponibile un meccanismo di sblocco. Ma d’altra parte è un fatto che tutti i tribunali abbiano stabilito che non sia un reato sbloccarli prima del termine. Di fatto, è difficile pensare che gli operatori lockeranno un terminale per il quale saranno disponibili centinaia di fonti da cui informarsi su come sbloccarlo. Questo a meno che uno dei carrier, forse solo sulla clientela business, non decida di intraprendere la strada del comodato gratuito. A meno dunque di offerte simili, gli iPhone di Tim e di Vodafone saranno a disposizione di tutti.

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Pubblicato il
7 mag 2008
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