Schmidt pensa al lavoro

Schmidt pensa al lavoro

Il presidente di Google snocciola consigli su come intervenire a supporto dell'economica americana afflitta dall'emorragia di posti di lavoro. Stava andando a Washington per parlare di privacy
Il presidente di Google snocciola consigli su come intervenire a supporto dell'economica americana afflitta dall'emorragia di posti di lavoro. Stava andando a Washington per parlare di privacy

Il presidente di Google Eric Schmidt è intervenuto sulla questione della crisi economica cercando di supportare l’adozione delle misure volute dal Presidente Barack Obama. Ha chiesto al Governo di stimolare maggiormente le aziende alle assunzioni e di tagliare le spese “ridicole”.

“L’economia ha bisogno oggi di molto incoraggiamento” e in quest’ottica, dice Schmidt, il disegno di legge per il lavoro voluto da Obama sarebbe fondamentale e dunque il Congresso non dovrebbe porgli ostacoli .

Per aumentare la domanda il team del Presidente ha sviluppato un programma basato su un piano di spesa pubblica da 447 miliardi di dollari per creare lavoro per le aziende, tagli alle tasse degli stipendiati per agevolare la domanda e misure atte a favorire l’assunzione di giovani e veterani.

L’intervento di Schmidt non è del tutto casuale: Google è chiamata a Washington per testimoniare a proposito delle sue pratiche commerciali e relative alla privacy . Su questo fronte se la dovrà vedere anche con i rappresentanti di Consumer Watchdog che hanno preparato una serie di iniziative per accusare Google di tracciare indebitamente gli utenti: tra questi un nuovo video dopo quello che rappresentava Schmidt come un gelataio diabolico.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
20 set 2011
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