Scientology, scacco a Wikileaks

Scientology, scacco a Wikileaks

Sul sito che consente la pubblicazione anonima, compare l'opera omnia della Chiesa statunitense. Non si può, è materiale coperto da copyright dicono gli avvocati. Ma per il momento resta tutto online
Sul sito che consente la pubblicazione anonima, compare l'opera omnia della Chiesa statunitense. Non si può, è materiale coperto da copyright dicono gli avvocati. Ma per il momento resta tutto online

La Chiesa di Scientology è sul piede di guerra. Questa volta le sue attenzioni sono tutte per Wikileaks , la piattaforma per la pubblicazione di materiale in forma anonima, che dallo scorso marzo ospita due documenti fino ad oggi gelosamente custoditi dai fedeli del movimento fondato da L. Ron Hubbard. A far traboccare il vaso è la pubblicazione dell’intero manuale per la crescita spirituale dei fedeli redatto in massima parte da Hubbard stesso e contenente molte pagine manoscritte.

Il logo del Religious Technology Center di Scientology Secondo quanto riferito da WikiNews , a Wikileaks sarebbe stata recapitata una missiva proveniente dagli avvocati del Religious Technology Center di Scientology, l’entità che gestisce i diritti sul logo e la proprietà intellettuale della Chiesa. Nella lettera i legali chiedono a Wikileaks di “rimuovere immediatamente tali documenti” dalla disponibilità dei navigatori, e di provvedere a “preservare ogni informazione inerente alla questione, compresi log, data entry, form di registrazione, dischi, hard disk” e qualsiasi altro materiale disponibile.

Nella lettera non si fa alcun riferimento alla possibilità di avviare un’ azione legale contro Wikileaks, anche se viene chiaramente specificato che lo studio legale Moxon & Kobrin ritiene che “pubblicare copie di questi materiali sul vostro sistema non è stato autorizzato dal nostro cliente, da qualsiasi rappresentate legale del nostro cliente o da una corte”. Pertanto, l’azione portata avanti da colui che ha utilizzato Wikileaks per la pubblicazione è “una violazione della legge sul diritto d’autore degli Stati Uniti”.

La risposta di Wikileaks non si è fatta attendere. Con una nota, i gestori del sito hanno fatto sapere che non intendono obbedire a quella che definiscono “richiesta abusiva” formulata dalla Chiesa di Scientology, così come non obbediranno a “qualunque altra richiesta abusiva proveniente da Scientology, banche svizzere, off-shore russe, cleptocrati africani o dal Pentagono”: il riferimento è ai fatti accaduti nel mese di febbraio. Secondo i gestori del servizio, “Wikileaks rimarrà un posto dove le persone potranno denunciare ingiustizia e corruzione in totale sicurezza”. Anzi: “In risposta al tentativo di oppressione, Wikileaks intende pubblicare migliaia di altre pagine sulla Chiesa di Scientology”.

Uno dei manoscritti di Ron Hubbard

Se venisse confermata la sua autenticità, costituirebbe la prima pubblicazione integrale dell’intera guida operativa per passare dal livello Operating Thetan 1 (OT1) allo stato di Operating Thetan 8 (OT8) – vale a dire il massimo livello di illuminazione spirituale raggiungibile attraverso la dottrina di Scientology. Una eventualità sconsigliata e temuta da Hubbard stesso, che tra le pagine sottolinea come questa possibilità potrebbe arrecare gravi danni all’intero lavoro da lui svolto. L’interessamento dei legali della Chiesa, secondo alcuni, costituirebbe in effetti la prova che si tratti di materiale originale – come affermato da Wikileaks nelle note di rilascio della documentazione.

Luca Annunziata

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Pubblicato il 9 apr 2008
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