Scientology, scaramucce in rete

Scientology, scaramucce in rete

La chiesa statunitense tenta di contrastare Anonymous a colpi di carte bollate. Ma su Internet spopolano presunti documenti riservati, diffusi da un ex-adepto tramite Wikileaks
La chiesa statunitense tenta di contrastare Anonymous a colpi di carte bollate. Ma su Internet spopolano presunti documenti riservati, diffusi da un ex-adepto tramite Wikileaks

Niente da fare, tra Anonymous e Scientology non c’è verso di far pace . E mentre i membri dell’identità collettiva si preparano per una nuova manifestazione di protesta planetaria, il prossimo 15 marzo, i legali della Chiesa hanno presentato una mozione per ottenere un’ordinanza restrittiva nei confronti di quanti avevano manifestato lo scorso mese davanti al luogo di culto di Clearwater, sede centrale dell’organizzazione.

Scientology, scaramucce in rete Il 10 febbraio erano in più di 200 davanti alla chiesa nella cittadina della Florida: con barbe finte, con le facce dipinte e mascherati per l’occasione. Ma gli adepti hanno ripreso e fotografato quanti si erano presentati, e adesso hanno chiesto ad un giudice di emettere un mandato per impedirgli di riprovarci il prossimo sabato. Secondo gli avvocati, la protesta di febbraio sarebbe stata tutt’altro che pacifica , e anzi ci sarebbero un certo numero di prove che testimonierebbero le violenze e le minacce perpetrate dai manifestanti.

La protesta di Anonymous, iniziata lo scorso gennaio in seguito alla rimozione da YouTube di un video con protagonista Tom Cruise, non accenna comunque a scemare . I membri dell’organizzazione orizzontale sono sempre convinti di voler portare il loro dissenso in piazza, magari con tanto di musica a tutto volume nel tentativo di coinvolgere altri cittadini nella protesta o quantomeno di sensibilizzarli alla loro causa.

Non bastassero i grattacapi provenienti da Anonymous, ora per Scientology c’è un’altra gatta da pelare. In un documento rilasciato nelle scorse ore su Wikileaks , ci sarebbero le prove di molte delle pratiche più contestate dell’organizzazione. Un certo Frank Oliver, un tempo membro della Sea Organization (una sorta di élite della chiesa statunitense), avrebbe contratto un patto che lo legava al corpo per non meno di “un miliardo di anni”: un patto evidentemente violato, visto che tutti i documenti in suo possesso ora sono stati messi a disposizione dei navigatori.

Noisy Investigation , Fair Game , tutte le pratiche discusse dai denigratori troverebbero conferma in queste pagine. Ci sono indicazioni su dove reperire le informazioni da usare contro i nemici della Chiesa, c’è persino il manuale che spiega come ottenere giustizia per la propria fede: “Siamo gli unici sulla Terra con il diritto di punire – si legge – visto che siamo gli unici in grado riparare ai danni che siamo in grado di arrecare”. Il documento comprende anche una lista di persone e organizzazione ritenute negative per Scientology, e si chiude con la comunicazione che attesta che lo stesso Frank Oliver è divenuto “persona sgradita” all’organizzazione.

Se in passato , come nel caso del video di Cruise, gli avvocati di Scientology hanno avuto gioco relativamente facile nel chiedere ed ottenere la rimozione dei propri documenti riservati dal web, la natura sempre più distribuita di WikiLeaks, che combatte strenuamente per la sua sopravvivenza e per garantire il suo servizio di informazione senza censure, potrebbe costituire un serio ostacolo alla cancellazione di questo incartamento.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
14 mar 2008
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