Sir Tim Berners-Lee difende la net-neutrality europea

Sir Tim Berners-Lee difende la net-neutrality europea

Il padre del World Wide Web firma una lettera indirizzata alle autorità della UE. Chiede di non lasciare ambiguità nel testo in via di approvazione a Bruxelles. E invita i cittadini a farsi avanti
Il padre del World Wide Web firma una lettera indirizzata alle autorità della UE. Chiede di non lasciare ambiguità nel testo in via di approvazione a Bruxelles. E invita i cittadini a farsi avanti

Tre importanti personalità ed esperti riconosciuti di cose di Rete firmano una lettera aperta che invita a “salvare” la Internet europea, un’iniziativa accompagnata dai relativi hashtag per la campagna virale su Twitter (#savetheinternet, #netneutrality) e votata alla difesa dei principi di neutralità della rete telematica mondiale contro i tentativi di compartimentazione da parte di ISP e provider.

La lettera è firmata da Sir Tim Berners-Lee, meglio noto come il creatore del World Wide Web, dalla professoressa di Stanford Barbara van Schewick e dal professore di Harvard Lawrence Lessig, e chiede alle autorità del Vecchio Continente di porre rimedio ai “buchi” attualmente presenti nelle regole per la net-neutrality in via di approvazione in quel di Bruxelles.

Mettere in sicurezza una vera neutralità delle applicazioni di rete per centinaia di milioni di cittadini europei è essenziale per il futuro di Internet, dicono i firmatari della lettera, così che una Internet davvero “open” possa continuare a favorire la crescita economica e il progresso sociale. Per garantire questo futuro, però, occorre anche che il pubblico si faccia sentire e che le autorità comunitarie escludano ogni possibilità di sotterfugio o manipolazione da parte delle società di telecomunicazioni.

Sir Berners-Lee e sodali si preoccupano in particolare delle linee preferenziali per i servizi specializzati e i servizi “zero-rating”, pratiche ancora implementabili con le norme attuali e che violerebbero lo stesso principio di neutralità nella gestione indiscriminata del traffico telematico nella UE.

Non è un caso che, prima della lettera per salvare la net-neutrality, nei giorni scorsi a Bruxelles sia arrivata un’altra missiva questa volta promossa da ISP, carrier mobile e corporation tecnologiche; in questo caso l’appello è diametralmente opposto , visto che si chiede a gran voce di “rilassare” le regole sulla neutralità con la minaccia di ritardare gli investimenti sull’implementazione dei network mobile di prossima generazione (5G).

L’unico vero modo per garantire competizione, innovazione e difesa della libertà creativa ed espressiva in Europa è invece rappresentato da una difesa totale dei principi della net neutrality , sostengono per contro Berners-Lee e i due professori di Legge.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 18 lug 2016
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