Spagna, beccati 10 nigeriani delle lotterie

Spagna, beccati 10 nigeriani delle lotterie

La gang sparava spam proponendo alle sue vittime improbabili vincite in denaro. La polizia spagnola fa piazza pulita
La gang sparava spam proponendo alle sue vittime improbabili vincite in denaro. La polizia spagnola fa piazza pulita

Malaga – Li hanno agguantati i dieci nigeriani che in tre mesi avevano rastrellato 19 mila euro da un losco affare di lotterie fasulle, propalato tramite una campagna di spam. Ma a differenza di quanto accaduto in molti altri casi , stavolta hanno sentito il rumore dello scatto delle manette .

È accaduto a Malaga, nel sud della Spagna. La squadraccia si è servita illecitamente della connessione WiFi di un vicino per pompare in rete una valanga di messaggi spam, nei quali indicava ai fortunati la vincita di una lotteria. Per ritirare i premi fasulli e mai consegnati venivano richiesti dai 1250 ai 3742 euro a vincitore . Il meccanismo, facendo leva sull’ingenuità delle vittime che vi partecipavano, assicurava lauti guadagni.

Nel corso dell’operazione “Iràn”, la polizia iberica ha recuperato oltre 15 mila euro in contanti , alcuni documenti bancari e carta intestata fasulla, arrestando tre persone nella provincia di Huelwa e altre sette a Malaga. La gang si proponeva come “El Gordo Español loteria”. In Spagna – come peraltro in Italia – le lotterie sono un’attività governata dalle istituzioni e sono molto seguite: la lotteria di Natale (El Gordo de Navidad) è una delle più ricche, in termini di montepremi.

La vicenda riapre la questione dell’onnipresente pericolo delle truffe : “Se una email suona troppo bella per essere vera, probabilmente non lo è. Le truffe come questa arrivano nelle caselle di tante persone ogni giorno, in tutto il mondo. E, chiaramente, alcuni cadono in trappola”, dice Graham Cluley, consulente tecnologico di Sophos . “Stavolta le autorità sono riuscite a fermare questa truffa abbastanza in fretta, prima che colpisse troppe persone. Ma ci sono un’infinità di criminali in rete, alla ricerca di metodi per rubare l’identità delle persone e svuotare i conti bancari altrui”, ha concluso.

L’ennesimo episodio di e-cronaca delle e-truffe , che stavolta ha portato punti alle autorità spagnole e dieci pocodibuono negli ambienti che più si addicono loro, fa pensare ad una frase di cui Steve Gibson, ricercatore informatico e presidente di Gibson Research , ha fatto il proprio vessillo: Shields Up!

Marco Valerio Principato

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Pubblicato il
20 feb 2008
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