SSD, Intel li fa a 20 nanometri

SSD, Intel li fa a 20 nanometri

Il chipmaker di Santa Clara presenta quelli che a suo dire sono i primi drive a stato solido commerciali basati su chip NAND Flash realizzati con processo produttivo da 20 nanometri. Più economici da produrre
Il chipmaker di Santa Clara presenta quelli che a suo dire sono i primi drive a stato solido commerciali basati su chip NAND Flash realizzati con processo produttivo da 20 nanometri. Più economici da produrre

Intel annuncia la disponibilità degli SSD Serie 335 , nuova linea di dischi a stato solido convenienti e super-efficienti basati sui chip NAND Flash da 20 nanometri. La nuova tecnologia permette al chipmaker – tra le altre cose – di produrre unità più capienti a un prezzo minore.

I primi drive a usare NAND Flash realizzate col nuovo processo produttivo saranno inizialmente disponibili nel taglio da 240 Gigabyte, a un prezzo orientativamente vicino ai 210 dollari (184 dollari è il prezzo consigliato): il form factor è da 2,5″ (adattabile a 3,5″ per uso su PC desktop), l’interfaccia di connessione è SATA da 6 Gbps e le prestazioni teoriche sono 500 Megabyte al secondo in lettura e 450 MB/s in scrittura.

Grazie all’uso dei nuovi chip di memoria da 20 nm, Intel è in grado di offrire la stessa capacità di storage in uno spazio fisico ridotto del 40 per cento e con consumi energetici contenuti. Produrre NAND Flash a 20 nm costa meno, e un SSD da 128 GB arriva a occupare dimensioni non più grandi di quelle di un francobollo.

Usando per la prima volta lo stack Hi-K/metal gate sulle NAND Flash, dice Intel, le dimensioni dei chip si riducono mentre l’affidabilità e la velocità restano le stesse della precedente generazione di SSD (330). Le prove sul campo sembrano confermare , anche e la concorrenza (Samsung, in questo caso) non sta certo a guardare.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
2 nov 2012
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