Torvalds: i brevetti possono fermarci

Torvalds: i brevetti possono fermarci

Non sono gli ostacoli tecnici a preoccupare il papà di Linux quanto invece le minacce di natura legale, prime fra tutte quelle legate a brevetti e copyright
Non sono gli ostacoli tecnici a preoccupare il papà di Linux quanto invece le minacce di natura legale, prime fra tutte quelle legate a brevetti e copyright


Salt Lake City (USA) – Linus Torvalds, il creatore di Linux, ha ammesso che che le battaglie legali sono la più grande minaccia al futuro di Linux e del software open source.

Intervenendo alla conferenza BrainShare di Novell , Torvalds ha affermato che “come sviluppatore sono convinto che tutti i problemi tecnici di Linux possano essere risolti. Ciò che mi preoccupa di più sono i brevetti software”.

“La cosa davvero spaventosa è che i problemi di natura non tecnologica possono impedirci di portare avanti ciò che siamo capaci di fare”, ha infine detto Torvalds.

Il papà del Pinguino non è sceso nei dettagli ma è facile immaginare come i suoi foschi pensieri siano ispirati, oltre che dalle normative sulla brevettabilità del software , anche dalle cause legali con cui SCO Group sta tentando di rivendicare diritti sul kernel di Linux.

Proprio negli scorsi giorni SCO ha annunciato l’avvio, in Australia, di una campagna legale con cui intende esortare le aziende che usano Linux ad acquistare la sua licenza.

“La mia scelta di non fare Linux un software proprietario – ha continuato Torvalds – è stata giusta, ed è quella che ha reso possibile tutto questo”. Grazie alla sua natura di software libero, il kernel di Linux è infatti riuscito a dar vita ad una delle più grandi comunità di sviluppatori al mondo, la stessa che gli ha poi consentito di diventare, in un arco di tempo relativamente breve, uno dei sistemi operativi attualmente più diffusi sui server.

La chiave di questo successo, ha detto Torvalds, è il risultato di un continuo processo di adattamento ed evoluzione che, al contrario di quanto succede con i software proprietari, consente ai prodotti open source di non fossilizzarsi in una nicchia del mercato.

“Credo che anche i governi – ha poi aggiunto il “chief architect” di Linux – trovino tutto questo molto importante”. Su tutto, la possibilità di poter visionare il codice sorgente.

Durante il proprio discorso, Torvalds ha definito quello di Novell un sostegno molto importante per il futuro di Linux. E ha poi incoraggiato gli utenti a passare quanto prima al nuovo kernel 2.6 e contribuire alla sua diffusione di massa.

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Pubblicato il
24 mar 2004
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