Twitter, corsa agli armamenti anti-troll

Twitter, corsa agli armamenti anti-troll

La piattaforma continua a cercare una soluzione per bloccare troll, fake e offese. Facebook, nel mentre, pensa a rispondere ai messaggi che sembrano annunciare l'idea del suicidio
La piattaforma continua a cercare una soluzione per bloccare troll, fake e offese. Facebook, nel mentre, pensa a rispondere ai messaggi che sembrano annunciare l'idea del suicidio

I social network possono essere ferro o essere piuma: Twitter e Facebook stanno ora cercando di usare il pugno duro con i disturbatori e i bulli, ma vogliono anche dare una mano ai propri utenti che stanno passando un momento tanto difficile da pensare al suicidio.

Twitter ha presentato l’implementazione dell’ annunciata strategia anti-troll: nella ricerca di una maggiore qualità del servizio e della tutela degli utenti da contenuti violenti e offensivi riorganizza in particolare il suo sistema di notifiche.

Nel dettaglio, la piattaforma metterà a disposizione un nuovo sistema di notifiche per quanto riguarda le molestie, i furti di identità, i messaggi di auto-violenza, i pensieri suicidi e la condivisione di informazioni private e confidenziali (il cosiddetto doxing ).

Oltre al nuovo sistema di notifiche, Twitter ha annunciato nuove regole e tipologie di intervento possibili con i quali farle rispettare.
In particolare sembra aver esteso anche ad altri tipi di account la procedura già adottata per la verifica degli account VIP: si tratta di una verifica (via telefono o email) che ora dovranno effettuare anche i proprietari di account bloccati perché trovati in violazione delle policy di Twitter. Questo dovrebbe permettere di impedire ai troll seriali di agire nascondendosi sempre dietro nuovi account.

Accanto a questi nuovi strumenti, inoltre, Twitter ha annunciato che triplicherà nei prossimi sei mesi il numero di dipendenti incaricati di occuparsi delle segnalazioni di abusi.

Questo dovrebbe servire a mantenere legati a sé gli utenti, cercando al contempo di incoraggiare gli inserzionisti ad agire in un ambiente rassicurante, in cui non spopolino troll e violenza: lo stesso obiettivo ha anche Facebook, che oltre al nuovo sistema di notifiche anti-bufala , si distingue da ultimo per un nuovo strumento dedicato alla prevenzione (o meglio all’aiuto) nei possibili casi di suicidio.

Il nuovo strumento, sviluppato in collaborazione con diverse organizzazioni per la salute mondiale tra cui il National Suicide Prevention Lifeline e Now Matters Now , permette agli utenti di segnalare post o contenuti che indicano l’intenzione di arrecarsi danno o pensieri suicidi, spesso trattati dalle cronache come il risvolto di episodi di bullismo mediato dalla Rete: la segnalazione darà il via ad un procedimento che eventualmente innescherà per l’utente l’invito a rivolgersi ad un supporto medico.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
27 feb 2015
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