UE: Microsoft non aderisce alle richieste

UE: Microsoft non aderisce alle richieste

La Commissione in una lettera sostiene che la documentazione fornita dall'azienda e le altre misure adottate dal big di Redmond non sono sufficienti. E prevede l'avvio di una multa quotidiana
La Commissione in una lettera sostiene che la documentazione fornita dall'azienda e le altre misure adottate dal big di Redmond non sono sufficienti. E prevede l'avvio di una multa quotidiana


Bruxelles – Il nuovo atteso “round” tra le autorità antitrust europee e Microsoft si è avuto lo scorso venerdì, quando una lettera inviata all’azienda dalla Commissione Europea ha rivelato che Bruxelles non è soddisfatta di quanto messo in atto dall’azienda di Bill Gates per adeguarsi alle richieste antitrust.

In particolare la Commissione, facendo riferimento al panel fiduciario che ha consultato, gli esperti di Taeus Europe, ha sottolineato come questi ritengano la documentazione presentata da Microsoft “completamente inadeguata” e persino “contraddittoria”. A detta del panel, infatti, questo materiale è stato realizzato “allo scopo di aumentare il volume delle pagine riducendo al massimo l’informazione utile”.

La questione non è di poco conto: come si ricorderà Microsoft aveva accusato la Commissione di non aver garantito un procedimento equo e aveva sottolineato come l’enorme mole di documentazione fornita, pubblicata anche online, fosse comprensiva del codice sorgente dei protocolli per l’integrazione del middelware in Windows. Codice che, a detta di Microsoft, dovrebbe consentire più di qualsiasi altra cosa ai propri competitor di realizzare software multimediali ed altri applicativi per Windows capaci di integrarsi al meglio nel proprio sistema operativo.

Ma né i codici sorgenti né la ricca documentazione fornita hanno fin qui convinto la Commissione. Va detto però che la lettera della Commissione non rappresenta ancora il pronunciamento finale: se l’esito sarà quello preannunciato dalla lettera è assai probabile che Microsoft vedrà aumentare la sanzione imposta di 2,36 milioni di dollari al giorno, calcolata a partire dal 15 dicembre, data del deposito della prima documentazione Microsoft in materia a Bruxelles.

Da parte sua Microsoft ha risposto a caldo alla lettera, ribadendo di aver portato alla Commissione “una notevole quantità di testimonianze di esperti che ritengono la documentazione Microsoft la più chiara possibile al punto da avere gli stessi standard, se non superarli, che l’industria normalmente adotta per documentare questo genere di tecnologie”. “Il fatto che la Commissione abbia voluto riesaminare le prove dopo aver rilasciato a dicembre la sua nota di opposizione dimostra con chiarezza – ha concluso Microsoft – che quella nota… è fondamentalmente errata e dovrebbe essere ritirata”.

Siamo al muro contro muro, dunque, come sottolineano molti esperti in queste ore, in un procedimento il cui esito è ancora lontano dall’essere determinato.

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Pubblicato il 13 mar 2006
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