UE prende tempo sul caso Google

UE prende tempo sul caso Google

Il nuovo commissario Margrethe Vestager effettuerà una rassegna di tutto il caso prima di prendere qualunque decisione. Saranno sentite le parti coinvolte, ma non ci saranno decisioni che oltrepassino i propositi iniziali dell'indagine
Il nuovo commissario Margrethe Vestager effettuerà una rassegna di tutto il caso prima di prendere qualunque decisione. Saranno sentite le parti coinvolte, ma non ci saranno decisioni che oltrepassino i propositi iniziali dell'indagine

oma – Google dovrà pazientare ancora per chiudere la vertenza antitrust in Europa: dopo tre diversi tentativi negoziali di raggiungere un compromesso con le autorità del Vecchio Continente, tutti respinti dalla Commissione ora rimpiazzata al termine del suo mandato, la parola è tornata al neo-commissario per la competizione Margrethe Vestager che ha raffreddato i bollori di concorrenti e stakeholder che guardano alla UE per ribaltare la loro posizione di inseguitori nei confronti dello strapotere di Mountain View. Vestager intende raggiungere le proprie conclusioni basate almeno in parte su una indagine condotta personalmente , dunque non ha fretta di chiudere la pratica.

“La nostra indagine su Google è tra le più discusse sui media – ha dichiarato il neo-commissario – La mole di dati controllata da Google solleva un certo numero di questioni: la privacy è una delle maggiori preoccupazioni, il pluralismo dell’informazione un’altra. Non tutte queste questioni sono di natura economica e non tutte riguardano la competizione: quindi molte delle problematiche attribuite a Google che trovano spazio nel pubblico dibattito non potranno essere gestite nel corso della nostra indagine. Ci limiteremo a quello che riteniamo possano essere problemi antitrust”.

In altre parole, il commissario Vestager ha voluto chiarire che la vertenza non si allargherà ad altre questioni oltre quelle per cui è stata aperta: i dubbi degli editori che si vedono minacciati dagli aggregatori, le preoccupazioni delle associazioni dei consumatori e delle authority privacy sulla gestione dei dati personali da parte di un unico soggetto, non rientrano negli scopi e nelle prerogative della Commissione in questa fase . In ogni caso Vestager non intende ignorare nessuno nel corso dell’indagine: anche se dice di aver seguito da vicino gli ultimi sviluppi della vicenda, ha annunciato una nuova tornata di colloqui con gli stakeholder per fare il punto sulla questione.

“Stiamo parlando di un mercato che si sviluppa rapidamente – ha spiegato il Commissario – devo accertare che le informazioni in nostro possesso siano aggiornate. In altre parole, poiché le questioni in ballo nell’indagine hanno potenzialmente un grande impatto su molti player, sono complesse e sfaccettate, avrò bisogno di un po’ di tempo per valutare quali siano i prossimi passi da compiere”. Vestager avvierà quindi a questo punto un nuovo giro di consultazioni, in modo tale da garantire a tutti di farsi avanti e far sentire la propria voce ma anche a Google di fornire ulteriori informazioni utili a spiegare la sua posizione: i risultati di questo ulteriore sforzo non saranno immediati, e bisognerà attendere ancora settimane se non mesi prima di ottenere una decisione seppur preliminare da parte della Commissione. Solo allora si conoscerà l’eventuale sanzione che la UE potrebbe comminare al gigante del search di Mountain View.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
12 nov 2014
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