Un DVD nel cellulare. Follia? No, realtà

Un DVD nel cellulare. Follia? No, realtà

Una società americana ha presentato una sorta di Blu-ray in miniatura appositamente pensato per i telefonini. Idea assurda? Non per Spice, operatore indiano che la utilizzerà per distribuire film Bollywood
Una società americana ha presentato una sorta di Blu-ray in miniatura appositamente pensato per i telefonini. Idea assurda? Non per Spice, operatore indiano che la utilizzerà per distribuire film Bollywood

Barcellona – Molti l’hanno già bollata come una tecnologia nata morta, eppure è tra quelle che più hanno attratto la curiosità dei visitatori del Mobile World Congress 2008. Si tratta di V Media Disc, un supporto ottico simile, nella tecnologia, a Blu-ray e HD DVD ma espressamente dedicato ai dispositivi mobili.

V Media Disc Un dischetto “con la V”, comprensivo di cartridge protettiva (per altro simile a quella dei vecchi floppy), è grande all’incirca come una CompactFlash ed ha una capacità di 1 GB . La società statunitense V Media Research dice di averlo progettato come mezzo di distribuzione di film in definizione DVD per i dispositivi mobili, ed in modo particolare per i videofonini. Il formato utilizzato per la compressione dei video è il ben noto H.264, che secondo l’azienda fornisce una qualità praticamente indistinguibile da quella del DVD (sui display da 2 o 3 pollici non si ha difficoltà a crederlo).

Ma a che serve, si chiederanno in molti, un microdisco da 1 GB quando sul mercato si trovano ormai schede miniSD della stessa capacità a pochi euro? V Media ritiene che, per i produttori di contenuti, stampare e distribuire film sui V Disc costi assai meno che registrare e distribuire schedine flash, soprattutto perché le apparecchiature sono le stesse già utilizzate nell’industria per stampare altri tipi di supporti ottici.

Ciò però non basta per dissipare le molte perplessità sollevate da questa tecnologia. Perplessità di tipo economico , quali la reale capacità dei V Disc di competere con le memorie flash e con la distribuzione di film online; e perplessità di tipo tecnico , relative all’affidabilità di un minidrive ottico integrato in un telefono cellulare e al suo assorbimento energetico, certamente più elevato di quello di un lettore di memory card.

Chi si sta domandando quale azienda acquisterebbe mai una tale tecnologia rimarrà sorpreso nell’apprendere che V Media ha già un cliente : si tratta di Spice , un operatore mobile indiano che intende utilizzare i V Disc per distribuire ai suoi utenti le tonnellate di titoli Bollywood sfornati quotidianamente dalla prolifica industria cinematografica locale.

Alla conferenza di Barcellona, Spice ha mostrato un telefono cellulare che, nella parte posteriore, integrava un drive ottico capace di leggere i V Disc: secondo l’azienda, l’autonomia del dispositivo, quando utilizzato per la riproduzione di contenuti V Media, è di circa tre ore e mezza. Alcune foto di questo videofonino sono state pubblicate qui da RegHardware .

È presto per profetizzare il futuro della tecnologia V Media Disc, ma appare difficile che questa possa ritagliarsi spazi anche in Occidente.

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Pubblicato il
14 feb 2008
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